INDIMENTICABILE 18 / 5 / 2003 “Maratona a favore della ricerca per il cancro” |
La giornata come quella di ieri non
credo che potrò dimenticarla. Una tale carica di emozioni da sentirmi
fortemente eccitata e piena di gioia. Tutto questo perdura ancora adesso,
ancora dopo aver fatto la chemioterapia stamattina e ora che è ormai notte
inoltrata, fino a questo momento altrettanto bello in cui cerco di fermare
le mie sensazioni sopra questa mia preziosa agenda. Una giornata di
solidarietà, di quelle che ti riconcilia con il mondo intero, con la vita,
con gli ideali, con gli amici, con l’amore universale....Ieri infatti sono
stata circondata da un affetto immenso; sentivo che tutte quelle persone
correvano con me dentro il cuore... alcune di loro, estremamente pigre,
hanno partecipato solo per l’amore che nutrono per me, altre hanno invece,
credo,proprio perché volevano dimostrarmi qualcosa e l’hanno fatto con
tutta la forza che avevano dentro... una giornata veramente bella, mi sono
sentita coccolata, amata, ammirata, rispettata... è stato come in una
bella festa regalatami dalla vita... è stata una giornata in cui tutti,
come per magia, facevano o dicevano quello che mi faceva piacere davvero:
dagli sguardi, le attese, le attenzioni, le telefonate, i messaggi....fino
alla sera. Anche questa e una giornata di quelle che non dimenticherò
perché mi sono particolarmente sentita tanto amata e stimata...
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NON MI LASCIARE SOLO
Ascoltami parlo a te stasera e mi sembra di parlare al mondo.
Ti voglio dire di non lasciarmi solo in questa lunga strada che non finisce mai ed ha i giorni corti.
Ti voglio dire che quattro occhi vedono meglio che milioni di occhi vedono più lontano e che il peso diviso sulle spalle diventa leggero.
Ti voglio dire che se ti appoggi a me e io m’ appoggio a te non possiamo cadere nemmeno se la bufera c’insegue a ventate.
Gli uccelli volano a stormo, cantano a stormo, un canto solo è lamento e muore nell’aria.
Non abbassare gli occhi ti voglio amico a tavola; e non è vero mai che sei diverso da me che allungo le braccia
e ti chiamo fratello.
Ignazio Buttitta
Da: Io faccio il poeta, Feltrinelli
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