RESISTENZA DEGLI
INVISIBILI |
LIBERTA' DEL WEB, DISOCCUPAZIONE, E
RESISTENZA
ALLA "NUOVA BARBARIE": I PRIMI IMPEGNI
DEL MOVIMENTO
Il consiglio direttivo
degli Invisibili si è riunito a Roma,
sabato 7 e domenica 8 novembre 2009. I
membri del consiglio sono giunti da ogni
parte d’Italia a proprie spese per non
gravare sulle casse dell’Associazione.
In merito alle richieste avanzate da
alcuni iscritti nel corso del recente
congresso, il consiglio direttivo,
nell’attesa che sia predisposto un
regolamento interno, si è espresso
favorevolmente e all’unanimità riguardo
alla nascita di gruppi locali, purché
siano costituiti da almeno 50 associati.
Le iniziative e i comunicati dei gruppi
locali degli Invisibili devono essere
preventivamente concordati e approvati
dal direttivo nazionale, che tutela
tutti gli iscritti.
Il direttivo, all’unanimità, ha respinto
la richiesta di creare elenchi pubblici
degli associati con i loro recapiti di
posta elettronica, per tutelare la
privacy di tutti, invitando i propri
iscritti a usufruire delle possibilità
di conoscenza e d'incontro fornite dal
sito internet del Movimento, dalle
assemblee, congressi e manifestazioni.
Il presidente ha accolto favorevolmente
la domanda d’iscrizione presentata da
una decina di nuovi associati, mentre
resta in attesa che vengano formalizzate
le dimissioni di un’associata,
anticipate in un post sulla bacheca del
sito. Il direttivo ha concordato che le
sia rimborsata la quota annuale
essendosi iscritta il giorno prima.
Il direttivo ha inoltre deliberato di
adottare come sede operativa del
Movimento l’indirizzo di via Andrea
Ferrara 12, Roma, presso Patrizia
Macchini. Gli associati che intendono
comunicare in via epistolare con il
presidente e il direttivo potranno
rivolgersi a questo indirizzo.
È stata infine deliberata la data della
prossima Assemblea che si terrà a Roma,
in luogo da precisare, nei giorni 20-21
febbraio 2010.
I PRIMI CINQUE TEMI DI RESISTENZA
CULTURALE
In due giorni d’intenso dibattito sono
emersi i primi cinque grandi temi di
resistenza culturale sui quali il
Movimento intende impegnarsi
immediatamente, sia con
l’approfondimento che con l’azione. Sul
sito www.gliinvisibili.org sarà
possibile a tutti gli associati
arricchire i temi con il loro personale
contributo, proporre e partecipare alle
iniziative del Movimento.
I cinque temi di resistenza culturale,
sono:
1-Disoccupazione invisibile
Il Movimento si schiera a fianco dei
disoccupati, lasciati in ombra e senza
voce. Si impegna a offrire visibilità,
ascolto, e collaborazione ai lavoratori
che hanno perso o stanno perdendo il
lavoro e alle loro famiglie. È la
disoccupazione la chiara emergenza
nazionale oscurata dai mass media, più
dediti ai gossip e al protagonismo dei
personaggi pubblici, che alle esistenze
devastate di centinaia di migliaia di
lavoratori italiani diventati, dall’oggi
al domani, invisibili.
2-Libertà invisibile
Il Movimento, nato anche grazie a
Internet, è particolarmente sensibile
alla libertà della Rete, così come ai
pericoli del web e dei mondi virtuali.
Libertà e Internet, superficialmente
ritenuti sinonimi, possono essere
alleati della conoscenza, ma possono
anche alterare la percezione della
realtà e lo sviluppo della personalità
umana, favorendo l’insorgere di identità
“mutanti”, sottomesse alla tecnologia e
ai suoi automatismi, nel nome di una
libertà ingannevole proprio perché
virtuale.
3-Presenze invisibili
Il Movimento denuncia l’arretratezza
politico-culturale del governo per le
recenti leggi sull’immigrazione,
ingiuste, poco lungimiranti, fatali per
uno dei valori più sacri al nostro
popolo, quello dell’accoglienza. Il
giusto e identico rigore nei riguardi di
comportamenti criminali (messi in opera
da cittadini italiani o da stranieri) è
stato esasperato a danno di questi
ultimi, con campagne mediatiche mirate a
considerare come “nemico” lo straniero,
soprattutto se “clandestino”,
calpestandone i diritti elementari.
Basti pensare alle migliaia di rifugiati
politici ridotti in stato di
semischiavitù in centri grottescamente
definiti d’accoglienza.
Il Movimento degli Invisibili ritiene
queste leggi e questa condotta mediatica
un’incoscienza storica; sarebbe più
saggio e lungimirante prendere coscienza
che viviamo in una società multietnica.
Arroccarsi nella difesa a oltranza dei
propri privilegi, ci renderà, tra
l’altro, ancora più vulnerabili.
4-Guerra invisibile
Il Movimento prende atto che l’Italia è
in guerra camuffata da missione di pace.
Considera illegittima l’occupazione
militare di un altro Paese e illiberale
sottacere le notizie sulle azioni di
guerra. Si impegna per smascherare
questa ipocrisia, perché vengano
ritirate le nostre forze di occupazione,
ed i finanziamenti all’Esercito siano
dirottati su autentiche operazioni
umanitarie a beneficio delle popolazioni
colpite.
5-Civiltà invisibile
Nella vita quotidiana, in televisione e
nelle case, al lavoro e per strada, sta
avanzando una nuova barbarie che oscura
secoli di cultura e di civiltà italiana.
Gli Invisibili, come Movimento, e
ciascuno come proprio stile di vita, si
impegnano a resistere a questa montante
brutalità sociale. L’educazione, il
rispetto per gli anziani, le donne, i
deboli, gli oppressi, le norme più
elementari della convivenza e del
galateo, i doveri di lealtà e di
trasparenza verso il prossimo, l’onestà,
l’amore per la natura e per l’arte, la
coerenza, costituiscono il patrimonio
invisibile dei valori di un popolo e
vanno preservati e trasmessi alle future
generazioni. Uno stile italiano, di cui
la creatività era il fulcro, e per il
quale eravamo rispettati e ammirati nel
mondo, è stato depauperato e sostituito
da modelli di prepotente arroganza e
sopraffazione, fondati sul potere del
denaro, sulla quantità in luogo della
qualità, su comportamenti infarciti di
scorciatoie esistenziali, di furbizia e
impunità, che attraverso il pensiero
unico televisivo e l’esempio di chi ci
governa, scolpiscono le personalità più
giovani, illudendole che sia possibile
una vita senza rinunce, senza fatiche e
doveri, e programmandole al fallimento.
Il Movimento, che guarda al futuro e
all’Italia in cui vivranno i nostri
figli, adotterà ogni iniziativa atta a
scongiurare questa nuova barbarie che,
invece di irrobustirli culturalmente e
spiritualmente, per reggere la
concorrenza con i loro coetanei delle
aree in forte sviluppo, come la Cina o
l’India, li consacra nella fatuità e
nell’ignoranza, con dei veri e propri
“master” di brutalità quotidiana.
Gli Invisibili sostengono in ogni forma
e modo la Scuola, l’Insegnamento e la
Ricerca, alla quale sono stati
sconsideratamente prosciugati i
finanziamenti pubblici.
Su questi primi cinque grandi temi di
Resistenza Culturale ci attendiamo il
contributo e la collaborazione di
associati e simpatizzanti.
Il direttivo degli Invisibili
(Roma, 9 Novembre 2009)
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