DOMANI NELLA
BATTAGLIA PENSA A ME
Di Javier Marìas
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Dall’epilogo
Pag.280
Quando
si parla della vita di un uomo o di una donna,quando se ne
traccia una ricapitolazione o un riassunto, quando se ne
racconta la storia o la biografia, […] si è soliti
raccontare ciò che quella persona ha portato a compimento e
ciò che è effettivamente accaduto. In fondo, tutti abbiamo
la stessa tendenza, vale a dire quella di vederci nelle
diverse fasi della nostra vita come risultato e compendio di
ciò che ci è accaduto e di ciò che ci è accaduto e di ciò
che ciò che abbiamo realizzato, come se fosse soltanto
questo ciò che costituisce la nostra esistenza. E
dimentichiamo quasi sempre che le vite delle persone non
sono soltanto questo: ogni percorso si ricompone anche delle
nostre perdite e dei nostri rifiuti, delle nostre omissioni
e dei nostri desideri insoddisfatti, di ciò che una volta
abbiamo tralasciato o non abbiamo scelto o non abbiamo
ottenuto,delle numerose possibilità che nella maggior parte
dei casi non sono giunte a realizzarsi- tutte tranne una ,
alla fin fine-, delle nostre esitazioni e dei nostri sogni,
dei progetti falliti e delle aspirazioni false o deboli,
delle paure che ci hanno paralizzati, di ciò che abbiamo
abbandonato e di ciò che ci ha abbandonati. Insomma, noi
persone forse consistiamo tanto in ciò che siamo quanto in
ciò che siamo stati, tanto in ciò che è verificabile e
quantificabile e rammemorabile quanto in ciò che è più
incerto, indeciso e sfumato, forse siamo fatti in ugual
misura di ciò che è stato e di ciò che avrebbe potuto
essere.
Editore Einaudi
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Dante Gabriel Rossetti
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