Ritornate alle case tranquille
alla pace del tetto sicuro,
che cercate un cammino più duro?
che volete dal perfido mare?
Passa la gioia, passa il dolore,
accettate la vostra sorte,
ogni cosa che vive muore
e nessuna cosa vince la morte.
Ritornate alla via consueta
e godete di ciò che v'è dato:
non v'è un fine, non v'è una meta
per chi è preda del passato.
Ritornate al noto giaciglio
alle dolci e care cose
ritornate alle mani amorose
allo sguardo che trema per voi
a coloro che il primo passo
vi mossero e il primo accento,
che vi diedero il nutrimento
che vi crebbe le membra e il cor.
Adattatevi, ritornate,
siate utili a chi vi ama
e spegnete l'infausta brama
che vi trae dal retto sentier.
Carlo Michelstaedter
Se
quell'altro mondo, oltre il nostro, Ci è caro perché amore
sopravvive, Se il cuore amato là
serba tenerezza E l'occhio è uguale, ma
non ha più lacrime,
Come gradite
quelle intatte sfere! Come dolce morire anche
in quest'ora! Dalla terra innalzarsi
e vedere ogni timore Perso nella tua luce,
Eternità!
Così deve
essere: non è per noi che tanto Tremiamo sulla sponda,
e nello sforzo Di varcare l'abisso ci
afferriamo Ancora al debole anello
dell'Esistenza.
Oh credere
che ogni cuore in quel futuro Resti col cuore amato,
insieme Bere alle acque
immortali, sempre uniti Oltre la morte, l'anima
nell'anima!
George Gordon
Byron
MAI IL FILO
S'INTERROMPE
Adesso che il sole si dilegua
-i pioppi i rami invisibili,
i neri tegolati all'orizzonte,
i verdi licheni sui tronchi,
di allodole un volo tra gli olmi.
Stagno lamentevole,il salto
delle rane che si tuffano.
Respirano i fiori di gelsomino,
un forte odore dilaga nel viale.
A passi di danza il buio affiora
sempre più rapidamente...
Per andare dove non si fermano le stagioni
...
e le voci di quelli che ci lasciano
dentro ci echeggiano,
sopravvivono ai giorni
che passano
-perché mai
il filo s'interrompe, fra chi va
e chi per poco ancora rimane.