IN MEMORIA DI
ANNALISA DURANTE
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"Vivo e sono contenta di
vivere anche se la mia vita
non e' quella che avrei desiderato.
Ma so che una parte di me sarà immortale.
E presto andrò in paradiso".
DAL DIARIO DI ANNALISA
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In memoria di mia cugina Annalisa...dolce angelo volato
via..affinché la sua ingiusta morte accaduta quella maledetta
sera del 27 marzo 2004 non venga mai dimenticata e ci aiuti a
riflettere....
ANGEL OCCHI APERTI SUL MONDO CHE AVRAI..NON TI SCORDERO'
MAI!!!!!!!!!!!!
Napoli - Forcella - Sabato 27 marzo 2004, Annalisa, il volto
pulito di un angelo, i capelli lunghi biondi, la “bellissima”
del rione, si ferma a chiacchierare con le cugine davanti al
portone di casa, quando all’improvviso sopraggiungono due
uomini, in sella ad una moto, che fanno fuoco contro Salvatore
Giuliano, ventenne della storica famiglia. Le pallottole
raggiungono però Annalisa che si frappone, sfiorando le cugine e
le amiche che riescono a scappare. Annalisa cade in una pozza
rossa, mentre le grida delle cugine e i colpi di pistola destano
l’attenzione di papà Giovanni che si precipita ad affacciarsi al
balcone per capire cosa sia successo.
Lo scenario è terribile: la figlia riversa sul selciato, ridotta
in fin di vita. Subito la corsa all’ospedale più vicino, l’Ascalesi.
Ma questo ospedale non è attrezzato per fronteggiare
un'emergenza di queste proporzioni. Da qui il trasferimento al
Loreto Mare. Un barlume di speranza resta ancora acceso tra i
familiari e le amiche, che la ragazzina possa svegliarsi dal
coma, conseguenza del proiettile che si è conficcato nella nuca.
Bastano poche ore perché dai padiglioni del Loreto Mare si
diffonda la notizia che la vita di Annalisa si era
prematuramente spezzata.
I genitori di Annalisa, pur oppressi da un insopportabile
dolore, hanno acconsentito alla donazione dei suoi organi.
Grazie al loro gesto d’amore, sette giovani hanno oggi una nuova
vita.
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