DEDICATO A
VALERIA
da Serena D'Arbela
IL PENNINO
Se prendo il
vecchio pennino che
odora di trementina
tu risorgi con un vago sorriso china sul foglio
da disegno la freccia pungente riscrive i viaggi
strabilianti e il vivido passaggio tra noi della fantasia si
aprono i varchi dei segni si accendono colori a china si
abbattono distanze insormontabili e penetri nell’anima
colombo viaggiatore col tuo breve sussurro -Andrà bene...
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IL PENNINO
Dopo la morte
l’amore
non sa più
rianimare
la persona perduta
Eppure
il vecchio pennino
dei tuoi disegni
freccia aguzza
che sa di trementina
mi ridesta il sentore
di luoghi, fantasie,
di magici cifrari
Sorgono le figure
vissute
dai nostri occhi
galoppano
come cavalli celesti
intrecciate e remote
su paesaggi inarcati
da ricordi leggeri
come ballerini ..
Oh pennino che crei
questa fata morgana
di pochi istanti
quest’ onda musicale
piena e silente
come lei fatta d’aria
come scavi ed affondi
nel mio cuore
disegnato a china !
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