IN MEMORIA DI
MIA MADRE
Il tuo
passaggio in questo mondo, Madre mia
adorata, ha lasciato delle tracce profonde,
come i solchi di un aratro. Non sei vissuta
invano. E’ come se te avessi lasciato delle
impronte indelebili durante tutto il
percorso del tuo cammino, dei tuoi sessantanove
splendidi anni, che sono volati via in un
attimo. Dopo la tua scomparsa, mi son
trovata spesso a riflettere e capire di quanto,delle
persone che se ne vanno via per sempre, resta in
quelli che rimangono... Di te è rimasto molto
nei ricordi di chi ti ha amato, hai lascato tracce che mai
saranno cancellate. Nessun vento o tempesta
potrà eliminare questo tuo percorso
illuminante. Chiunque ha avuto la fortuna di
conoscerti non ha altro che parole e
sentimenti belli per ricordarti. Come
potrebbe essere diversamente? Come
dimenticare che la tua casa,per la
disperazione di papà, era un porto di mare,
un rifugio per tutti quelli che avevano
bisogno? Che nei tuoi frequenti ricoveri
ospedalieri, riuscivi sempre a conoscere
persone che poi, per loro necessità,
soggiornavano per il tempo necessario a casa
vostra... La tua bontà, l’ altruismo, la
generosità, la tua operosità...ogni tuo
gesto,o impulso improvviso, o sentimento erano
una pietra miliare da posare a terra, per me da
rammentare come insegnamento e conservare a
futura memoria da tramandare alle mie
figlie. Madre adorata,il tuo profondo modo
di amare ce lo siamo sentiti addosso,come
una indistruttibile armatura che ci
proteggeva...come un abbraccio mai
allentato...una eterna difesa di protezione
totale. In fondo non facevi altro che
ripeterci: “Io prego sempre che, se deve essere
destinato del male o malattia per tutti
voi,figli o nipoti allora è giusto che sia
io a prenderlo su di me... è questo che
desidero, più di ogni altra cosa al mondo.
Tutto a me e niente a voi.” Questo è stato
il tuo mantra ripetuto all’infinito. Tanto,
che quando siamo state ricoverate tutte e
due in contemporanea, per un sospetto nodulo
al seno, al risveglio ti sei subito
preoccupata di controllare come erano andate
le cose. Quando capisti che io avevo ancora
il mio seno, a quel punto fosti
contenta che l'evento tanto temuto fosse capitato a te. La tua
preghiera era stata esaudita. Tu avevi un
cancro al seno ed io no. Ti sembrava di
essere stata esaudita in quel tuo folle
progetto. Tanto che papà, con le lacrime
agli occhi ti rimproverò duramente: “Ecco
sei stata accontentata...l’hai voluta tu!”
Come potremmo dimenticare queste tangibili prove
d’amore? E questo amore addosso ce lo
portiamo ancora con noi. Eri il centro della
famiglia. Tutto ruotava attorno a te. Le
immancabili feste in cui eravamo tutti riuniti
attorno alla tua tavola, ai tuoi cibi preparati
con amore.
Ci hai allevato a
pane e amore. Amore a profusione senza badare al
risparmio:amore,amore e ancora amore. Questo amore che
ora è in noi e che, per merito tuo, per noi
è diventato un Sentimento Sacro, da onorare sempre al meglio, come hai saputo fare te.
Mi domando se saremo capaci di fare tesoro
dei tuoi insegnamenti. Se saremo in grado di
seguire le tue orme, perché se no, in fondo perché le
avresti lasciate? Una traccia da
seguire...per non perdersi in inutili rivoli
che non portano a nulla. Basta che il
pensiero voli da te e subito sappiamo come dobbiamo comportarci. Amore ,amore,
amore. Sempre l’amore in ogni manifestazione
possibile, vivere con l’amore come bandiera
da sventolare in alto...ci proviamo mamma,ci
proviamo e ci proveremo sempre. Fosse pure
l'ultimo nostro gesto ci proveremo, costi quel
che costi non baderemo a spese..
Grazie madre
mia
...ultima foto con mia madre
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Esiste
una gioia che nulla può turbare, quella
di dare senza riserve totalmente. Come
sanno dare il Sole, la pioggia, il
vento, come dà la Terra, come danno le
Madri: instancabilmente!"
F.
Leboyer
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LE AMATE NIPOTI
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