di ROBERTA ARCESE
Cara Katia,
riflettendo sulle nostre estati insieme, ho ripensato che in realtà, la
prima volta che lo siamo state, per qualche giorno in vacanza è stato a Formia, ricordi? I tuoi avevano preso in affitto un grazioso appartamento
in un recidence per il mese di luglio. Tu eri partita con Robertina ed io
vi ho raggiunte qualche giorno dopo. Il mio primo viaggio da sola in
treno... ancora rido! Avevo mandato mia sorella a fare il biglietto il
giorno prima, mi ero preparata alla partenza, ma... mi sono beccata una
bella multa perché a quel tempo il biglietto non aveva se non per il
giorno di emissione!
Bella grezza! Se poi penso che ero seduta davanti ad un bel tipo di
Milano. E' sceso a Formia e mi ha pure salutata. Tu eri alla stazione con
Robertina e se chiudo gli occhi ti rivedo ancora! Che emozione! Arrivate a
casa ci siamo subito chiuse in camera per raccontarci una montagna di
cose, poi la cena e ... colpo di scena! Io avevo preso da poco la patente,
ma papà Renzo fiduciosissimo mi ha dato le chiavi della sua auto per
andare a Gaeta. Io avevo paura delle responsabilità ma tu hai cominciato:
“Che palle, quante storie...”, insomma abbiamo trascorso la serata a
Gaeta, sedute ad un bar chiacchierando. Era il nostro passatempo
preferito, ma non parlavamo solo di ragazzi o di vestiti... parlavamo di
noi! Era straordinario quanto fossero profondi i nostri pensieri e quanto
leggeri i modi in cui riuscivamo a comunicarli. Penso spesso ai ragazzi di
oggi, per il quale l’amicizia è una specie di mordi e fuggi, da usare al
momento debito per la necessità contingente, e da scaricare se non serve
più. Non è certo colpa loro, ma dal mondo in cui vivono. non hanno mai
sperimentato qualcosa di diverso, purtroppo. Noi comunque riuscivamo a
rendere le nostre serate piacevolissime anche di fronte ad un gelato e
sapevamo gustare il piacer dell’odore del mare che riempiva totalmente le
nostre anime. Eh si, perché quella sera saremo rientrate alle 00,03 del
mattino, ma abbiamo trascorso più di due ore a respirare l’odore del mare
e ad ascoltare il rumore delle onde...I giorni successivi ci siamo
divertite da matte. Eravamo sempre in piscina o al mare, con un gruppo di
persone che manco a dirlo, avevi organizzato tu in brevissimo tempo. Le
serate erano piacevolissime; si andava a ballare oppure a fare i falò in
spiaggia, e giù risate e risate. Robertina è dovuta ripartire in anticipo
come il solito e ... lacrime a non finire. Quando ha ripreso il treno per
Roma sembrava dovesse trasferirsi in America per 10 anni senza ritorno. Io
sono rimasta circa una settimana in più ed ho conosciuto Franz. Già
proprio lui, bellissimo, cavolo... e che figura quando l’ho visto per la
prima volta. Ricordo che tu eri scesa per comprare non so cosa, i tuoi non
c’erano ed io facevo tranquillamente una doccia. Ho sentito suonare alla
porta, ed imprecando, perché ero sicura che non ti fossi portata le
chiavi, sono andata ad aprire con il turbante in testa ed un telo da bagno
a malapena appoggiato indosso. Borbottando sono arrivata alla porta e ...
“Ciao, io sono Franz, c’è Katia?”. A momenti muoio di vergogna, gocciolavo
da tutte le parti, ero un pessimo spettacolo e chi ti trovo davanti?Un
adone! “Prego, entra pure, Katia sarà qui tra un momento, mettiti comodo
che io cerco di sistemarmi in bagno!” Quando sei entrata ti ho mangiata
viva. Possibile ti fossi dimenticata di dirmi che era in arrivo, non solo
un ospite, ma CHE ospite! E tu ridevi girando per casa dicendo: “ Uffa, ma
scusa, che ti cambia, non mi pare sia successo niente di grave! E poi mi
abbracciavi ridendo ancora: “Poveretta la mia amichetta! Gliene combino
sempre una. Hai ragione, non lo faccio più... E poi ricominciavi a ridere
divertita ed io ti tiravo tutto quello che avevo a portata di mano. Franz
l’ho rivisto nelle “foto-album degli amici” nel tuo sito qualche giorno
fa; siete abbracciati al mare. Probabilmente si tratta di Formia, (ma non
nello stesso anno a cui io faccio riferimento, di sicuro risale ad un
nuovo incontro dopo alcuni anni). Voi avete vissuto un bel momento ,
mentre io sono tornata, poco dopo a Roma. Il resto dell’estate è stata
abbastanza monotona senza di te... Bacetti
Roberta A.
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KATIA E FRANZ
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