|
|
|
|
CANZONE D'AUTUNNO
Oggi sento nel cuore un vago tremore di stelle, ma il mio sentiero si perde nell'anima della nebbia. La luce mi spezza le ali e il dolore della mia tristezza bagna i ricordi alla fonte dell'idea. Tutte le rose sono bianche, bianche come la mia pena, e non sono le rose bianche, perchè ci ha nevicato sopra. Prima ci fu l'arcobaleno. Nevica anche sulla mia anima. La neve dell'anima ha fiocchi di baci e di scene che sono affondate nell'ombra o nella luce di chi le pensa. La neve cade dalle rose, ma quella dell'anima resta e l'artiglio degli anni ne fa un sudario. Si scioglierà la neve quando moriremo? O ci sarà altra neve e altre rose più perfette? Scenderà la pace su di noi come c'insegna Cristo? O non sarà mai possibile la soluzione del problema? E se l'amore c'inganna? Chi animerà la nostra vita se il crepuscolo ci sprofonda nella vera scienza del Bene che forse non esiste e del Male che batte vicino? Se la speranza si spegne e ricomincia Babele che torcia illuminerà le strade della Terra? Se l'azzurro è un sogno che ne sarà dell'innocenza? Che ne sarà del cuore se l'Amore non ha frecce? Se la morte è la morte, che ne sarà dei poeti e delle cose addormentate che più nessuno ricorda? O sole della speranza! Acqua chiara! Luna nuova! Cuore dei bambini! Anime rudi delle pietre! Oggi sento nel cuore un vago tremore di stelle e tutte le rose sono bianche come la mia pena.
FEDERICO GARCIA
LORCA
|
|
|
|
|
|
Tutte le lettere d'amore
Tutte le
lettere d’amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d’amore se non fossero ridicole.
Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore, come le altre, ridicole.
Le lettere d’amore, se c’è l’amore, devono essere ridicole.
Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d’amore sono ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene lettere d’amore ridicole.
La verità è che oggi sono i miei ricordi di quelle lettere a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole).
Fernando
António Nogueira Pessoa:
|
|
|
foto di Анна Беркоз
|
|
|
Destandomi
Destandomi all'alba ho trovato la
Sua lettera.
Non so che dica, perché leggere non so.
Lascerò il savio, solo con i suoi libri,
senza turbarlo: chi sa mai s'egli possa leggervi dentro?
Io me la poserò sulla fronte,
io me la premerò sul cuore.
Quando la notte placida s'inoltrerà e sorgeranno
le stelle una ad una, io me la spiegherò
sul grembo, e rimarrò in silenzio.
Ad alta voce me la leggeranno
stormendo le foglie,
me la intonerà la corrente
del torrente, e le sette stelle veggenti
me la canteranno dal cielo.
Non riesco a trovare quel che cerco;
non posso comprendere ciò che sapere vorrei;
ma questo messaggio non letto mi ha già reso
più lieve ed ha cambiato in cantici i miei pensieri.
RABINDRANATH TAGORE
|
|
|