Mi ritrovo spesso in questo
luogo, fortunatamente quasi sempre per “salutare” coloro che
dormono e che mi sono stati cari da “svegli”.
Non Li dimentico, mi sembra giusto parlarci.
Oggi ci sono tornato ma non
sono solo, c’è molta gente ma soprattutto ci sei tu, tu che
nella vita hai avuto pochi contatti con me, abbiamo qualche
goccia di sangue uguale, siamo stati parenti, ma nonostante la
distanza che la vita ci ha destinati ora sento che non era tale
da non farmi soffrire per la tua partenza senza ritorno. La
strada che per l’ultima volta stai percorrendo insieme a chi ti
ha amata mi fa riflettere su molte cose, vedo molti tuoi amici
soffrire sinceramente, vedo i tuoi genitori increduli per questa
immatura solitudine, credo di interpretare il loro dolore, è
atroce accompagnare un figlio ancora giovane all’ultima dimora.
C’è molto vento, il sole ogni tanto compare fra le nubi cariche
di acqua e riscalda queste ultime giornate di un’estate rovente,
sento freddo, io che solitamente sono refrattario, mi chiedo se
anche la natura si stia ribellando a questo evento inconcepibile
per noi esseri umani, forse tutto appartiene ad un disegno, se
così fosse vorrei parlare con l’Autore, vorrei chiederGli perché
è così cinico, perché dare tanto dolore a chi non lo merita
mentre lascia vivere tante bestie umane.
E’ stato detto che il
mistero della vita e della morte non appartiene agli uomini,
allora noi uomini non dovremmo avere neanche la possibilità di
chiederci tanti perché altrimenti si può pensare che a qualcuno
piace farci soffrire.
Ciao, ciao a Te figlia di una madre senza più lacrime, mi hanno
detto che fino all’ultimo momento desideravi vivere, nonostante
la consapevolezza del tuo male incurabile e della enorme
sofferenza fisica, inoltre sei stata capace di dettare parole di
incoraggiamento e d’amore a coloro che stavi lasciando, questo
rende ancora più pesante la tua partenza.
Ora però sono certo che ci
stai osservando, si lo so, ci stai dicendo di non soffrire
perché un giorno ci ritroveremo tutti insieme, scusa vorrei
crederti, forse ci credo, ma adesso no, adesso non sono
d’accordo, adesso vorrei vederti e parlarti, vorrei svegliarmi
da questo sogno orribile, ci sto provando, non ci riesco, sono
già sveglio, addio.
F. Salvatore