2005
IL TERRAZZO DI VALLEROTONDA

 

 
 

Come spesso accade durante il mese di Agosto, ci riuniamo tutti insieme, zii e cugini e approfittiamo di questa adunata per passare del tempo insieme. In questo frangente non manca mai la musica. Gira rigira si finisce sempre per cantare e suonare. Apparteniamo ad una famiglia di suonatori per tradizione. Mio nonno faceva parte della banda di Vallerotonda sapeva suonare diversi strumenti, era capace di sostituire chiunque mancasse. Mio padre, suonatore di sax, fa parte della banda odierna del paese. Anche cugini e zii coltivano questa tradizione. Quando ci sono Emanuela e Roberto e poi arrivano zia Lina e zio Luigi il gioco è fatto: prende il via la musica. Il luogo del raduno è il terrazzo proprio sotto e sopra le nostre abitazioni. A volte le persone che passano salgono e si uniscono ai canti. Erano proprio questi improvvisati spettacoli che piacevano tanto a Katia. Queste atmosfere paesane, ormai perdute... la piacevolezza di passare delle ore spensierate in allegria tutti insieme. Qualche giorno prima che arrivassero tutti, ero seduta proprio sopra la panchina a ridosso del muro. Ero un poco malinconica perché pensavo a quanti momenti felici avevo trascorso proprio in quel posto. Non solo insieme a Katia ma anche con mia madre e altre cugine che non ci sono più. Una farfalla di color ambra dorato comincia a svolazzarmi intorno, e subito il mio pensiero vola a Katia. Katia in quel terrazzo ha cantato e ballato proprio l’ultima volta che è venuta qui, era cosi contenta! Torna sul luogo amato, torna a consolarmi... Subito mi riprendo e la guardo con tenerezza. Dopo qualche giorno finalmente ecco che arrivati zia Lina e zio Luigi e subito s’improvvisa un concertino. Luigi alla fisarmonica e la zia che canta... Roberto ed Emanuela pure... insomma siamo alle solite, arrivano anche altri cugini e si continua così per molte ore. Anzi, la mamma di Emanuela, che abita ad un paese vicino sentendo al telefono la musica le è venuta voglia di raggiungerci e per questo Emanuela è andata a prenderla. Insomma si è unita alla compagnia dei suonatori. Quando è arrivata le abbiamo chiesto di suonare per noi la fisarmonica e lei non si è fatta pregare. Subito ha imbracciato lo strumento ed è partita con un repertorio infinito. Ancora una volta la farfalla è venuta a farci visita. Cosa dobbiamo pensare? Sono sempre delle pure coincidenze? Sono solo stupide fatalità casuali? Ognuno è libero di credere quello che vuole io voglio credere in questa favola mistica che mi sono creata. Luigi il giorno dopo quando la farfallina è tornata a farci visita ha tentato di fotografarla, vedremo poi se è riuscito a fermarne l’immagine...Si, ecco la foto scattata .

 

 
 

 

 

 
 

 
 

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