Il giorno della
maratona, sempre durante la sosta sul prato, Alessandra mi
ha raccontato un'altra “strana coincidenza”. Lei sembra
essere una delle persone più attente a cogliere questi
piccoli segnali nei fatti che accadono. Forse perché
particolarmente sensibile nel percepire l’“oltre” che arriva
per inconsuete vie, oppure solo perché lei, come me, vuole
che esistano tali fenomeni. Questa volta, dopo che il
negozio di parrucchiera dove ormai lavorava da anni aveva
chiuso, lei si era ritrovata improvvisamente senza lavoro.
Il momento non poteva essere il meno indicato: il
matrimonio e l’ acquisto di una casa. Seguirono giorni di
ricerca per un nuovo lavoro, e la conseguente ansia. Dopo
diversi giorni Alessandra riuscì ad avere un colloquio con
una signora che aveva bisogno di una ragazza per il suo
negozio di parrucchiera. Una breve chiacchierata al telefono
e finalmente un appuntamento per conoscersi meglio.
“ Buongiorno, io sono
Alessandra la ragazza con cui ha parlato poco fa con lei al
telefono”.
“ Buongiorno,
piacere, io sono Katia...”
Non appena la signora
pronuncia quel nome Alessandra sente un brivido
correrle dietro la schiena: tanto é visibile il suo
turbamento, che la signora le chiede se c’è qualcosa che non
va o se per caso si sente male... Ma in quel momento
Alessandra non ritenne opportuno parlarle della sua cara
amica Katia. Attribuendo la coincidenza del nome uguale a
quello dell’amica del cuore come un segno positivo, si
riprese all’istante. Tutto è andato nel migliore dei modi:
ora lavora in quel negozio, e dal primo contatto si è creata
subito una sintonia incredibile con l’altra Katia. Senza più
accanto un’ amica con cui confidarsi, aveva paura di
trovarsi in difficoltà, invece si è trovata in un’atmosfera
di incredibile familiarità, intesa professionale e
simpatia... Per Alessandra, per il suo carattere
riservato e schivo, questo fatto è straordinario. Non le
capitava facilmente, non era semplice per lei comunicare ed
entrare in relazione con gli altri. C’era voluta tutta la
forza e l’energia della “sua Katia”, per farla aprire un
poco, per convincerla che valeva la pena di rischiare, con
l’evidente risultato che ora è più disponibile verso gli
altri e riesce a cogliere le sfumature, la ricchezza e le
opportunità che le offrono i rapporti umani, ed apprezzare
la bellezza della vita, nonostante le difficoltà che
tuttavia s’incontrano quotidianamente .