Quando ho dovuto smantellare la casa di
Katia ci sono stati tanti momenti che mi hanno veramente messo in
difficoltà. La rabbia, l’angoscia, i ricordi, la malinconia, tanti
sentimenti che si sono accavallati e sovrapposti un’infinità di volte.
Sono stati veramente tanti i dubbi e le scelte da fare mentre si doveva
decidere cosa conservare e cosa “eliminare... Con quale animo decidere
questo si, questo no. Solo per le bollette non ci sono state riflessioni.
Sono le uniche cose finite direttamente nell’immondizia. Tutto il resto è
ancora in attesa di... Quel giorno, però, mi ero imposta di farla finita
con tutte le cartelle cliniche, i certificati medici, le analisi, le
lastre, ecc. Oltretutto ogni qual volta vedevo quel materiale mi saliva
una rabbia che facevo fatica a trattenere. Decisi di togliere tutto, per
l’ultima volta presi delle lastre particolari ( credo la “pet ”), la
guardai e mi sentii veramente male. Quelle lastre erano quasi un ritratto
di Katia, era solo una lastra ma si vedeva benissimo che era lei, la sua
personalissima impronta. Mi sembrava di profanare l’immagine di Katia nel
voler gettare via tutto. Quelle carte avevano avuto un legame con lei,
erano come la sua immagine riflessa... sopra quelle carte aveva sperato e
forse, poi, disperato. Con quale coraggio avrei potuto gettarle?
Stravolta, dal mucchio di buste che avevo preparato per gettarle ai
rifiuti, ne presi una al volo per cercare di porre fine a questo strazio.
Misi convulsamente tutto dentro e chiusi gli occhi un momento come per
ritrovare l’energia necessaria per proseguire nell’intento. Quando riaprii
gli occhi mi accorsi che l’immagine sulla busta era una farfalla. Ancora
una volta ho visto anche in questo un segno...
Per vedere quanto poteva essere facile o
no trovare un’immagine così sopra una busta di plastica andai di corsa a
cercare nel mucchio del contenitore: lo svuotai completamente e non fui
troppo sorpresa nel constatare che esisteva solo quella con quel disegno.
Per il sito dedicato a Katia avevo
scelto il simbolo di una farfalla per diversi motivi. Tra le tante
interpretazioni, bellezza e capacità di cambiare, ma anche inconsistenza
della felicità... Inoltre il fenomeno della sua metamorfosi ci affascina,
in tal modo siamo spinti a riflettere sulla nostra “ trasformazione ” sia
spirituale che materiale. Un verso giapponese dice:
"Pensavo che il fiore
fosse tornato allo stelo:
ma ecco, era solo una farfalla"