Sopra queste pagine scrivo sempre pensieri e parole piuttosto tristi... Oggi, per esempio, è stata una giornata estremamente difficile... una domenica in cui non ho sentito da parte di nessuno ciò che avrei voluto trasmettere... calore e comprensione che sia... Prima un tentativo di seduzione fallito... Mi sento veramente confusa perché è veramente molto strano che un ragazzo, conosciuto qualche mese fa con cui sembrava essersi creata una vera e propria atmosfera particolare... poi una volta trovata la maniera per risentirlo dopo tanti tentativi infruttuosi... lui addirittura stenta a riconoscermi, non si ricorda di me... Non è che io mi consideri una fatalona da rimanere nella mente di chiunque mi avvicini ma mi reputo una donna che sa creare, comunque, un rapporto immediato e che difficilmente viene dimenticata... Invece oggi mi sono ritrovata al telefono, come una cretina, con questo che dall’altra parte in preda ad un amnesia sembrava fare il sostenuto... Ed io lì a cercare di farmi ricordare (di solito sono io che dimentico e che per questo faccio anche clamorose gaffe) Io, che non mi era, finora,mai capitato di essere dimenticata... Va bene che era al telefono e che quindi non mi vedeva... ma come aveva potuto dimenticare quella giornata in montagna distesi sull’erba a chiacchierare così intensamente? Non è che capiti tutti i giorni di fare simili nuove conoscenze. Oppure no, a lui capita sempre di parlare con una donna in quel modo, chissà... Quel ragazzo dolce, che sembrava pronto ad aprirsi a nuove amicizie (perché è di questo che si tratterebbe) oggi al telefono mi è sembrato una persona diversa... per carità carino e gentile, ma solo formalmente, come se parlasse ad una sciroccata che lo stava cercando per chissà quale ragione, mentre lui non si ricordava di me... avrà pensato che sono una depressa, una che per solitudine chiama il primo che capita... Questo conferma che è proprio vero che uomini e donne stentano a capirsi. Io volevo solo comunicare la mia disponibilità per un ulteriore conoscenza, per approfondire le nostre eventuali affinità invece mi sono trovata spiazzata, come non mi capitava da secoli... Inoltre avevo preso questa iniziativa per provare a me stessa di essere ancora capace di aprirmi al nuovo... ma mi è andata male... Devo essere capace d’incassare un po’... Poi ho chiamato ***** e trovo in lui la depressione allo stato puro... il suo scarso desiderio di parlare, a farsi capire da me... Insomma una domenica da dimenticare... ************************************************************************************** L’AMORE CONSISTE IN QUESTO: IN DUE SOLITUDINI CHE SI PROTEGGONO A VICENDA, SI TOCCANO, SI SALUTANO. RILKE ************************************************************************************** RIFLESSIONI E PENSIERI SPARSI Vorrei poter scrivere sopra questi fogli immacolati solo pensieri allegri e festosi... ma purtroppo per la mia vita sembra esserci soprattutto, insieme agli eventi positivi che per carità non mi sono mancati anche molte difficoltà e soprattutto momenti di confusione in cui è difficile capire cosa si vuole dalla vita. Questo è esattamente uno di quei momenti in cui tutto sembra essere confuso ma soprattutto triste e difficile... uno di quei momenti in cui ti chiedi se c’è ancora molto da pagare... e soprattutto pagare per che cosa?... Le cose sembrano andare tutte per il verso giusto... la vita sembra essere una piacevole camminata pure con tutti i relativi problemi ed i pensieri economici quotidiani, ma comunque sempre superabili, fortunatamente... Poi improvvisamente ti ritrovi nel bel mezzo di una tempesta che si è alzata improvvisamente senza che tu abbia fatto in tempo ad intuire oppure a prevedere il disastro; tutto senza che tu neanche te ne accorga... Allora ti chiedi se per caso invece sei tu a non voler vedere, a negare l’evidenza, a rifiutare l’amara realtà; aver voluto rimuovere ogni segno di logoramento e di stanchezza pensando che in fondo tutto poi potrà tornare come un tempo... anzi meglio di prima. C’erano cose che nel rapporto con *****, avrei voluto discutere e rivedere perché mi sembrava che stessero pesando sopra di me alcune responsabilità che invece avrebbero dovuto essere equamente divise. So che essendo una donna dovrei lottare con più abilità e soprattutto tattica ma in questo non sono mai stata una grande donna e questo lo so; ho un carattere piuttosto mascolino che ogni tanto si agita dal profondo ed esce fuori con forza rivelando la mia natura. [...] Da parte mia credo di aver vissuto la mia vita con lui, mettendolo sempre in primo piano,tenendo presente prima i suoi impegni e poi magari decidendo di conseguenza... penso sempre a fatti stupidi come la serenata per mia sorella... partire per Vallerotonda solo se lui lavorava, oppure il suo giro al parco prima di andare a Cisterna facendo ritardare tutti di un ora e mezza. Da parte mia non lo colpevolizzo più di tanto per la sua voglia degli ultimi tempi di prendersi degli spazi personali, ma piuttosto per il suo carattere poco propenso alla vita sociale,poco incline all’ottimismo, e non ultimo la sua poca voglia di partecipazione a condividere relazioni con i miei familiari... la mia insofferenza era diventata più sentita da quando mia sorella invece partecipava, praticamente a tempo pieno, con la suo nuova famiglia, a tutti gli eventi classici che si creavano normalmente... questo aveva acuito in me la sensazione di disagio e mi aveva fatto prendere coscienza di quanto in effetti mi mancavano quelle occasioni d’incontri familiari. Quando ho vissuto con lui, questi eventi li ho vissuti al margine, perché sempre condizionata dal suo lavoro e dai suoi umori... a volte quasi speravo che lavorasse solo per poter vivere un attimo di allegria con la mia famiglia. Il fatto che la mia famiglia non sia la classica famiglia borghese, mi fa star male anche di più, perché se lo fosse, capirei la sua avversità a relazionarsi con loro... in realtà, considerando il fatto che la mia famiglia è sempre stata invidiata da tutti, mi spinge ad essere ancora più arrabbiata. Mi faceva male di più perché solo allora ero arrivata all’idea di fare un figlio e di farlo con lui... perché nonostante gli scontri, ed i nostri caratteri estremi e differenti perché credevo si potesse sempre trovare un intesa, perché in effetti di in fondo c’era. Perché l’esempio di mia madre e mio padre mi è servito per capire che le crisi di coppia esistono, ma se c’è una profonda intesa, un vero sentimento di base in fondo si riesce a superare l’ostacolo, conoscendosi meglio, e addirittura dopo ci si ritrova più uniti che mai. Evidentemente non era così per noi... evidentemente devo restare da sola e ricominciare a vivere la mia vita... Sarà sicuramente difficile per me che mai ho vissuto da sola, eppure devo farcela perché, anche questo può far parte dei percorsi della vita. Mi fa male di più ora perché mai prima d’ora avevo pensato ad un bambino da crescere e quindi non avevo mai pensato ad un altro essere prima di me. Ma se non ha funzionato è forse perché è meglio così, è così che la mia vita doveva andare... Da parte mia sono tranquilla perché credo di aver fatto tutto il possibile per far funzionare il nostro rapporto, ma lui non è riuscito a placare il suo egoismo venendomi incontro per quanto riguarda la mia famiglia e la casa perché ha sbagliato le sue valutazioni... e così la nostra storia è arrivata alla fine. Sono dispiaciuta per questo nostro fallimento e trovo ingiusto il fatto che lui mi accusi di essere una persona poco affidabile... e allora mi rendo conto di aver sbagliato a vivere in sua funzione, che tutti i miei sforzi non sono serviti a nulla... Io credo molto a qualcuno che mi manda dei segnali che io però potrei anche non capire esattamente nel momento in cui mi vengono mandati. Ma credo che a volte il destino decida per me, e magari meglio di me che sono confusa e indecisa.. Perciò le cose sono andate come dovevano andare, evidentemente forse così è stato meglio per me...
************************************************************************************** Nella vita con ( .....), credevo proprio di aver trovato il mio ideale di vita a due... un rapporto non conformista come si addice a me. L’ho amato follemente, e se me lo avesse chiesto lo avrei seguito ovunque... ************************************************************************************** Non so se troverò mai un altro uomo che mi amerà; lo troverò magari proprio per questa mia capacità di adattarmi ai vari stili di vita, ad essere accanto all’altro in maniera completare... Chissà se invece incontrerò solo uomini che cercano la classica moglie ordinata e capace di organizzare la vita familiare e che quindi in me non troveranno nulla d’interessante o di coinvolgente per essere invogliati ad impegnarsi con me... Comunque io non credo che per questo riuscirò a cambiare la mia vera natura, sempre un po’ selvaggia e anticonformista ma in fondo molto elastica e malleabile. In realtà non sono sicura che sia giusto cambiare per piacere ad un uomo perché poi perderei me stessa... e perdere se stessi non è mai cosa buona neanche in nome dell’amore. Non potrei mai accettare di non essere libera di esser me stessa. Dovremmo essere capaci di amarci e rispettarci semplicemente così come siamo, ma un conto e dire un altro è fare... ************************************************************************************** Per quanto riguarda il lavoro spero che i problemi con il direttore si stemperino, che lui capisca che oltre ad essere una lavoratrice sono anche una donna con cui parlare apertamente... certo questo periodo sarà certamente duro, e a maggior ragione non devo cedere, devo resistere, non mollare... Spero di farcela... ************************************************************************************** Vorrei poter scrivere cose piacevoli e piene di felicità ma in questo momento della mia vita non posso che annotarvi momenti di fragilità e di dolore, di tristezza e di rabbia autentica perché un grande amore è naufragato e tra incomprensioni e malumori reciproci... Perché lui non ha placato il suo egoismo e la sua voglia perenne di essere al centro dell’attenzione... Perché non ha saputo trasformarsi o perlomeno trovare un minimo di equilibrio nella vita... anzi è sempre più insofferente di prima, incazzato e fragile, vulnerabile e autodistruttivo... Quando è andato via da questa casa sono rimasta sola con tutte le mie domande senza risposta... A 33 anni resto sola... sola con il mio dolore... sola e basta. Dovrò ricominciare a prendere decisioni come fosse il primo giorno della mia vita... Ma sono incapace di pensare alla mia vita senza di lui,perché ancora lo amo, ancora credo di amarlo tanto, ma è importante che si renda conto di quanto io ho fatto per lui... E se lui potrà essere felice, senza di me, andrà bene così: la vita ha scelto per me, doveva andare così... Anche perché se ho fatto degli errori li ho commessi in assoluta buona fede, in tutta sincerità penso di aver fatto sempre il massimo per farlo felice. A pensarci bene, quante donne saranno disposte a fare per lui tutto quello che ho fatto io? Certo, con il passare del tempo io sono cresciuta, mi sono resa un poco più autonoma da lui, ma sempre considerando e tenendo presente lui e le sue esigenze, sempre per amore suo... Eppure questo sembra proprio che lui non l’abbia mai capito. Una cosa mi ha colpito, quando ha detto che doveva sempre chiedermi... è vero... mi ha chiesto talmente tanto da esaurire tutte le mie energie... Ormai stare con lui era diventata una missione... ma non era sano, in quel modo non era una dimostrazione di un amore maturo e consapevole... Quelle continue richieste, talmente tante da stancarmi da morire... non ce la facevo più! Mi trovo al momento in una situazione di inquietudine, che se da una parte mi esalta e mi rende felice,.......e piena di energia, dall’altra mi rende titubante, soprattutto perché mi sembra di essere tornata indietro nel tempo a tanti anni or sono, quando cercavo di capire meglio me stessa... Una ricerca profonda e sincera un approfondimento, per arrivare a stabilire con onestà cosa volevo dalla vita, cosa desideravo in un rapporto con un uomo con cui vivere insieme... Per quanto riguarda i sentimenti ora credo di non essere stata molto chiara con me stessa in questo momento... il motivo è dovuto al fatto che sono reduce dalla storia con *****. Ora mi rimane difficile tutto, non ho più il coraggio di rimettermi in gioco veramente, anche se poi penso a *****, per esempio, e a quanto mi ha fatto bene uscire dal guscio... Ora evidentemente è un momento diverso, il mio cuore ricomincia ad andare a spasso per il mondo, insieme al mio corpo che ricomincia a scaldarsi anche se ancora ho tanta paura.
Io non so se ******* in effettivi è così legato a me, mostrandomi tenerezza e gesti carini, solo in nome dell’amicizia, la nostra inequivocabile intesa, e anche il parlare l’uno dell’altro insieme, continuamente; tutto questo può essere solo il sintomo di una bella, forte e intensa amicizia. Fisicamente non è il massimo, ma di sicuro neanche si può dire brutto. Più che un ragazzo un vulcano, pieno di iniziative, forte, sincero, leale, protettivo, comprensivo, insomma l’ideale di ragazzo da avere accanto a se. Lui per me è stato un autentica rivelazione, perché tra l’altro lui non corrisponde ai miei criteri estetici, non ha niente in comune con i tipi che mi sono sempre piaciuti. Precedentemente, quando ci siamo conosciuti spesso ci siamo ignorati, non ci sono mai stati segnali particolari, nulla che potesse far presupporre un rapporto particolare. Ma ora non vorrei illudermi inutilmente, scambiare un sentimento per un altro... non so cosa pensare e solo il tempo farà il resto e potrò forse capire... *************************************************************************************
Mi abbandono ai ricordi, in questo posto silenzioso e sereno non posso fare a meno di tornare indietro nel tempo e rivivere di volta in volta i dolci momenti trascorsi tra queste mura... tra le stradine e scalini di questo paese che mi ha visto crescere, anno dopo anno, fino a diventare ormai adulta... Certamente è proprio in questa casa, la casa dei miei cari e amati nonni, che rivivo con maggiore intensità i ricordi legati a quell’essere speciale che era mia nonna Emilia, colei che mi ha amata, cresciuta e sostenuta sempre; colei che io chiamavo madre... lei che se ne è andata e che ancora oggi faccio fatica a credere che non ci sia più fisicamente. Ogni cosa qua naturalmente mi parla di lei, perché questa casa è stata fortemente voluta e costruita per stare tutti insieme anche durante le vacanze, (ma ognuno con il proprio spazio privato), si stava insieme e separati allo stesso tempo. Questo piano alto, dal quale si possono ammirare splenditi tramonti dietro le montagne e le colline che in ogni stagione ci regalano colori e atmosfere splendide, in origine non esisteva... Al suo posto c’era solo la struttura grezza, adibita a vecchia soffitta in attesa di... ed intanto mio nonno ed il bisnonno accumulavano oggetti e cianfrusaglie (tuttora vizio di famiglia) insomma si conservava di tutto... Da bambina quello era il mio rifugio, trascorrevo molte ore tra vecchie riviste, giornali (ecco da dove arriva la mania per le riviste di mia madre e mia), spartiti musicali, strumenti e attrezzi da lavoro per falegnami e muratori, cassette di metallo che anticamente contenevano munizioni di guerra e altri tesori nascosti che ogni tanto scovavo in mezzo a tutto quelle cose ammucchiate alla rinfusa... Ancora non sapevo che fortuna era il crescere in un ambiente così variopinto... L’amore per la musica, per l’artigianato, per l’arte allora mi pareva naturale; mi sembrava che tutti potessero ugualmente capire ed amare con la mia stessa semplicità tutto quello che era bello. Mi pareva logico che tutti potessero comprendere l’importanza delle piccole cose, godere delle cose genuine, apprezzare le persone per la loro umanità e sensibilità. Non era affatto così ma io allora non potevo saperlo... Solo oggi, da persona adulta credo fortemente che dall’incontro di due famiglie diverse, due anime diverse, abbia contribuito a creare una miscela di sapori, di odori, di conoscenze, inevitabilmente unica ...la mia. La musica e l’arte, ma anche la sensibilità d’animo mi hanno in qualche modo aiutata a crescere e maturare semplicemente senza forzature o inibizioni, nella naturalezza di una vita che si formava in quell’ambiente poetico e sereno ... Mia nonna ha avuto un ruolo importantissimo, era lei la regista di tutto ciò... quella che con le sue mani ed il suo grande amore ha costruito con forza e pazienza questo piccolo grande regno di pace. Ed ora davanti a questo paesaggio verdeggiante come non mai, nel silenzio, spezzato solo dal cinguettio degli uccelli... posso sentire ancora la sua dolce voce, la sua presenza accanto a me... E’ la prima volta che, riesco a parlare o scrivere di lei da quando è andata via... ma io non credo che sia veramente andata via completamente, io la sento accanto a me, vive accanto a me e dentro di me, mi accompagna e mi segue in questa vita,a volte anche faticosa, ma pur sempre felice... Ed è lei più di ogni altro, (senza nulla togliere ai miei genitori che sono grandi e invidiabili) che mi ha aiutata in questa ricerca di equilibrio interiore, verso la spiritualità e l’ introspezione... E se qualche volta nella vita mi faccio travolgere dal comune senso della chiacchiera e dalla critica facile e gratuita verso gli altri... le chiedo immediatamente scusa... Sono certa che potrei fare meglio, e soprattutto cercare di evitare di lasciarmi sopraffare dai luoghi comuni. Cercare di respingere la voglia di sconfiggere gli altri attraverso la malvagità, la cattiveria e la sopraffazione animalesca... Lei, pur essendo vissuta a lungo in un ambiente di paese, quindi facile alle maldicenze, non si è mai lasciata coinvolgere in trappole simili, non ho mai sentito uscire dalla sua bocca una critica, un commento o parola negativa su nessuno... Nel suo piccolo ha rappresentato, quello che dentro di me (cresciuta lontano dalle istituzioni religiose) significa dare un senso ed un valore alla religione nel modo più completo del termine (seppure non andando regolarmente in Chiesa). Insomma un esempio di vita e di rettitudine morale difficile da seguire... la perfezione. **************************************************************************************
Quel giorno di Settembre, lo ricordo ancora nitido, chiaro come se fosse accanto un solo istante fa... Il momento chiaro in cui la mia vita stava improvvisamente cambiando direzione senza che neanche io lo sapessi... avrei impiegato ancora molto tempo per potermene rendere conto completamente. Mi ero fermata all’uscita del lavoro ad un supermercato nelle vicinanze... uno di quelli che raramente frequentavo per ragioni economiche, infatti lo chiamavo “Il supermercato dei ricchi”. Quel giorno ero da sola a Roma i miei erano ancora fuori in vacanza. Faceva ancora molto caldo, avevo deciso di farmi un regalo: fare la spesa al supermercato dei ricchi. Ero proprio di buon umore,le giornate ancora lunghe, calde, piene di luce; uscivo dal lavoro ed ancora potevo godere di questi scampoli di fine giornata con la luce del giorno che illuminava splendidamente tutto quello che incontrava... mi riempiva di gioia gia solo cogliere queste atmosfere nell’aria che annunciava quasi la fine dell’estate e preannunciava l’autunno. Ricordo, che dentro il supermercato c’era un addetto alle vendite che mi guardava in maniera interessata, ma molto discreta... Aveva di sicuro una certa età, ed io accorgendomi di avere il suo sguardo sopra di me, come il solito mi pavoneggiavo un po’come faccio sempre quando mi accorgo di suscitare l’interesse maschile... Niente di che... un gioco di innocente seduzione:qualche accennato sorriso nella sua direzione... tanto per farlo sentire importante... Neanche ricordo bene il suo volto, o il suo fisico... Ad un certo punto però, evidentemente distratto da me, si è lasciato cadere dalle mani un enorme recipiente pieno di cose da sistemare nei scaffali, restando così in imbarazzo davanti a tutti... Ho pagato e sono uscita dal supermercato sorridendo tra di me ma sentendomi anche un poco in colpa per l’effetto che il suo interesse per me aveva provocato... Quando sono arrivata a casa davanti la mia porta, ho appoggiato le buste per terra per riuscire ad aprire la porta senza impedimenti. Ho inserito la chiave nella toppa, però avevo l’impressione che fosse come chiuso dall’interno... come se qualcuno non mi volesse far entrare... Ho provato e riprovato senza riuscire ad aprire per poter entrare nella mia casa. Allora sono scesa immediatamente al piano di sotto, dove fortunatamente ci sono degli amici che di sicuro mi avrebbero dato l’aiuto necessario...
Come la vita improvvisamente la sua rotta è proprio incredibile. Fino a qualche giorno fa mi sentivo stupendamente, la vita sembrava sorridermi, tutto sembrava perfetto ed io avevo la sensazione di camminare sopra una nuvoletta rosa. Era come se mi sentissi forte, incredibilmente bella, affascinante, di grande compagnia, traboccante di carisma... Tornata dalla Grecia, dopo aver trascorso delle vacanze che mai dimenticherò in vita mia e mi sentivo una donna ancora più serena ed anche felice... Poi un evento improvviso come un furto nel mio appartamento non solo mi ha fatto ritornare con i piedi per terra ma anzi mi ha fatto sprofondare in una situazione di tristezza e malessere di non poco conto soprattutto perché era contrapposta al benessere di pochi istanti prima...
Tornando dal mio lavoro ho
trovato la mia casa messa a soqquadro da mani sconosciute e barbare ed ho
scoperto che mi hanno derubata, non solo di un bel gruzzolo di soldi ma
anche di una parte di me, quella più intima e riservata, un intrusione
forzata del luogo dove dovrei sentirmi protetta e al sicuro... Trovo
giusto che si paragoni questo tipo di furto nelle abitazioni come una
sorta di stupro, una violenza subita tuo malgrado, uno shock psicologico
forte, un cadere improvviso nelle braccia della paura più vera e
sconvolgente... Anch’io in qualche modo mi sono sentita non solo
violentata, (e solo dopo parecchi giorni, quasi due settimane riesco a
descrivere quello che è accaduto) ma anche privata di qualcosa che faceva
parte del mio carattere: della mia profonda disponibilità e innata
benevolenza nei confronti del prossimo, di chiunque sia... e invece ora mi
sento di dover rivedere questa mia forma d’ingenuità nei confronti degli
altri, in generale... di voler pensare a tutti i costi che il mondo non
fosse così malvagio come tutti cercavano di farmi credere... Io no, non
volevo arrendermi, volevo vederlo con gli occhi dell’ottimismo e della
positività. Forse in questo modo pensavo di allontanare ,con la sola forza
del pensiero positivo, la cattiveria del mondo. Era come se fossi convinta
che non mi potesse capitare nulla di male, e che soprattutto nessuno
potesse entrare nella mia casa, nel mio nido, costruito con tanto amore:
nella mia accogliente e coloratissima tana-rifugio.
Da quel preciso momento hanno preso il via una serie di accadimenti negativi che sembra mi abbiano preso di mira... Tutti quei soldi guadagnati con tanta fatica spariti (rubati) con un sol colpo... Avrei voluto comprarmi una moto ecco perché erano in casa, di solito non ho una lira nel cassetto... Rubati anche quei pochi oggetti d’oro, più che altro legati a dei ricordi, come l’anello avuto dagli amici per la tesi di Laurea... La ciste al seno che si è ingrossata... i relativi e stressanti controlli per verificarne la natura... Una salatissima multa da pagare per un bollo non pagato (*****?) La padrona di casa che vuole aumentare il canone dell’affitto in maniera assurda... addirittura parla di sfratto... La caldaia che dovrebbe essere cambiata o messa a norma... Le finestre di casa che cadono a pezzi... La rottura del vetro posteriore della macchina da ignoti (perciò ovviamente pago io)...e gli straordinari interrotti proprio ora che ne ho bisogno... E per finire in bellezza ******* che sembra essere innamorato di una ragazza straniera... insomma tutto all’improvviso diventa estremamente difficile da vivere... **************************************************************************************
Ieri sera mi è caduto il mondo addosso... ho avuto un duro colpo al cuore. Mi sono proprio illusa su di lui, ho pensato che stesse valutando la situazione , che cercasse insomma di capire meglio se stesso ed i sentimenti verso di me ed invece era solo che aveva in mente un'altra... e forse anche mentre eravamo in vacanza era già nei suoi pensieri... La nostra intesa esisteva ma era un innocua storia di amicizia e nulla di più. Quando ********** mi ha confidato, mentre eravamo chiuse nel bagno, che ******* si era messo insieme a questa ragazza straniera e bellissima dentro di me ho sentito un grande dolore, mi è sembrato di morire; credo di essere stata capace di mostrare indifferenza mentre in realtà non era proprio così. Ma cosa significavano tutte quelle ore di chiacchierate (quando era in Sicilia) quelle telefonate lunghe e tutti quei messaggi che mi faceva? E quelle splendide giornate insieme in quella vacanza indimenticabile... Mi svegliavo la mattina felice e non sapevo quale sorpresa mi avrebbe riservato la giornata... quello che desideravo in quel momento c’e l’avevo davvero: dei giorni pieni di gioia, di risate, di scherzi insieme... momenti di dolcezza infinita che mi davano piena conferma dell’intesa che c’era tra di noi... In quei momenti non potevo volere di più dalla vita e per questo gliene sarò per sempre grata. Però ora non mi resta che fare conoscenza con questa ragazza stupenda che ha avuto la fortuna di fargli perdere la testa. Anche perché lui non è il tipo di fare cose in modo superficiali o per passatempo. Se ha deciso di mettersi con lei, si comporterà in modo serio e responsabile non ho dubbi in proposito. Naturalmente ora non ha più senso parlare di nulla perché si tratterebbe di parlare di ciò che la mia fantasia ha generato e non di fatti reali, sono triste per tutto questo... comunque per me resta una parte importante della mia vita.
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E’ certo che è difficile capire non solo quello che voglio io, in questo momento della mia vita dal punto di vista sentimentale; se ho bisogno di una storia sentimentale, ovvero di una coinvolgente e bella storia d’amore o se invece ho piuttosto paura di viverla. Le paure potrebbero essere più di una. Il timore di soffrire è di sicuro un deterrente ma sinceramente, pensandoci bene, provo anche una sensazione strana che non è propriamente giusto chiamarla paura, ma comunque si tratta di una preoccupazione di ordine pratico e forse anche egoistico: perdere il controllo della situazione e perdere l’autonomia della appagante vita di relazioni sociali da non dare conto e spiegazioni a nessuno. In un caso o nell’altro si pagano dei prezzi che bisogna stabilire quanto poi ne valga la pena.
Con ******la paura di essere troppo coinvolta mi ha un poco trattenuta, ma forse poi non ero in realtà così coinvolta. Se penso infatti alla mia voglia di restare ancora a Vallerotonda... evidentemente non avevo questo desiderio impellente di rivederlo, mentre lui al contrario, mi chiedeva telefonicamente di tornare presto... Mi piaceva soprattutto quel corteggiamento così serrato e forte ed anche e non ultima la voglia di ricominciare a guardare avanti...
E così eccomi qua a chiedermi il perché di certi miei comportamenti, sono veramente confusa e non mi capisco neanche io figuriamoci se posso sperare di essere compresa dagli altri... A volte non penso neanche a quello che faccio, impulsivamente agisco senza pormi domande o fermarmi a riflettere; mi lascio trasportare solo dall’istinto... Perché mi sono affrettata con ****** a dire subito di lasciar perdere di stare dietro ad una persona complicata come me?!
Un capitolo a parte è *******. Ho pensato a lungo a lui, soprattutto al modo con cui ho piano piano cambiato il mio modo di rapportarmi, visto che inizialmente non nutrivo nessun genere di interesse per lui. Poi ho imparato a conoscerlo meglio e principalmente ho capito anche che la riservatezza è una delle sue caratteristiche principali. Solo questa estate però ho cominciato a guardarlo con occhi diversi, insomma ho capito che oltre ad essere dolce e generoso, attento alle esigenze altrui e in special modo alle mie; perché devo riconoscere che nei miei confronti è sempre stato attentissimo... Sempre pieno di energie da spendere senza sosta, simpaticissimo, ricco di comunicativa e di ironia. Insomma l’ho cominciato a considerare un uomo apprezzabile. Non so se lui o gli altri si sono accorti di queste mie valutazioni. Di sicuro però notavano la nostra intesa, il forte legame che si era creato, ma si poteva benissimo pensare ad una semplicissima simpatia reciproca. Certo, anche quando siamo tornati dalle vacanze, fino al suo viaggio in Sicilia, ho potuto intuire che ambedue avevamo dubbi riguardo il nostro rapporto. O forse perché eravamo semplicemente molto vicini e affiatati ma solo come amici. Ora comunque lui, sembra innamorato di una ragazza ed è la prima volta da quando si è separato. Perciò questo è quello da tenere presente dimenticando quello che abbiamo vissuto insieme in vacanza. Mi auguro per lui che finalmente possa trovare la sua felicità con lei e spero che lei lo ami davvero. Di sicuro è che l’ho perso... perché lui è un ragazzo serio, tradizionalista, e che una volta convinto di aver trovato la compagna giusta si comporta di conseguenza, perché è convinto di quello che fa. Insomma non ho più nessuna speranza con lui anche se ripensandoci meglio forse non ne ho mai avuta. Devo aver frainteso l’amicizia profonda con altro... che poi non era... Io vedevo in lui un ragazzo ideale... e questo mi faceva credere che magari potevo avere qualche possibilità visto che tra noi c’era una bella intesa. Un ragazzo, uno dei pochi, che per molti versi si avvicina alla perfezione di *******. Normale quindi che io ero interessata a lui e non lui a me... E intanto questo fine settimana lo passerà di certo con lei... sfortunata come sono... perché veramente questa è sfortuna.
************************************************************************************** Probabilmente è solo un illusione quella che ho coltivato nella mia fantasia. Ho semplicemente enfatizzato la mia amicizia con lui. Anche la sua frase al telefono: “Non posso lasciarti un attimo da sola!” Non significava nulla, era solo una battuta... La nostra vacanza insieme ci ha fatto scoprire molto vicini, ma non in modo tale da rimettersi in gioco sentimentalmente, anche perché ho dei dubbi sul fatto che io possa piacergli fisicamente visto che so che gli piacciono le ragazze formose ed io non sono di certo quel tipo di donna... E’ incredibile che l’altra sera con ******, era come se mi sentissi in colpa nei riguardi di *******, ed è veramente ridicolo perché tra noi non c’è nulla ma ...Dovrei forse alla fine, chiarire tutto e decidermi ad affrontare a viso aperto i suoi sentimenti qualsiasi cosa siano almeno saprò di conseguenza come comportarmi senza avere indecisioni e dubbi... Ma tu guarda in che situazioni mi vado ad infilare... una che fa sempre voltare gli uomini per la strada al suo passaggio poi si trova a domandarsi se può piacere lui... Mentre lui, che non è bellissimo,volendo,può scegliere addirittura fra due belle ragazze ed io mi ritrovo da sola visto che non mi considera per niente a livello fisico... La cosa più buffa è che io gli voglio davvero bene, e per questo desidero la sua felicità... quindi anche se sono provata e delusa riesco ad incassare lo smacco se lei lo renderà felice. Vedendo lui appagato sono sicura che riuscirò anche ad accettare ad a simpatizzare con lei, e forse così riuscirò a stare meno male... D’altra parte come dice Arianna non si può piacere, sempre, alla persona che ti piace, non è una regola automatica il piacersi reciprocamente, altrimenti non ci sarebbero tanti amori infelici senza neanche un rapporto... questa cosa non la digerisco molto però dovrò fare uno sforzo incredibile per accettare questo fatto. Ora lui sarà con lei e lo sarà per tanto tempo ancora... ************************************************************************************** Meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani... Niente più che niente meno... La tua idea non mollare... difendi la tua idea ricorda quando ti nasceva una canzone e quando la speranza aveva gli occhi tuoi Vincerai se lo vuoi ma non farti fregare gli anni tuoi.
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