27/29 3 FEBBRAIO 2002 TRAGEDIA : CADUTA DALLO SLITTINO MENTRE FACEVO LA SOLITA MATTA CON GLI AMICI... RISULTATO... FINITA AL PRONTO SOCCORSO. Sono stata proprio io a convincere tutti gli altri ad andare sulla neve, ne avevo veramente tanta voglia. Anche se a dirla tutta per un attimo non ho solo avuto paura ma terrore. Proprio nel momento esatto che sono caduta dallo slittino (Mentre facevamo gli scemi come il solito, con Stefano) quando ho battuto la schiena, o l’osso sacro non ricordo bene, tale era il dolore. All’improvviso mi sono ricordata del fratello di Giorgio, che per una stupida caduta,è rimasto paralizzato, ed ora la sua vita è condannato a viverla sulla sedia a rotelle. Mi sono sentita morire, perché il dolore era veramente lancinante... poteva veramente essere una grave situazione... Anche i miei amici si sono spaventati, mi conoscono bene e sanno che non sono facile alle lacrime eppure... Insomma, alla sera sono finita al pronto soccorso a Roma. Tutto è bene quel che finisce bene. Accontentiamoci, poteva realmente andare peggio: in fondo ho solo due costole rotte. Il bello era che nessuno di noi aveva il coraggio di telefonare ai miei per dire loro quanto accaduto. Sicuro sorvolando sul fatto che stavo rotolandomi e scivolando come una pazza scatenata sulla neve, con lo slittino... proprio come i bambini... Alla fine Alex ha telefonato, poi per rassicurarli ho parlato anche io al telefonino. Si sono subito precipitati qui in ospedale. Alex e Alex sono andati a prenderli e li hanno accompagnati in ospedale. Poverini, quando sono arrivati erano veramente spaventati... poi hanno visto la mia solita faccia e sentito la mia risata e si sono subito ripresi. Mamma mi ha detto la solita parolina: “ Figlia sciagurata!” Che abbia ragione lei? Questa mattina, quando la dottoressa mi ha vista arrivare con una camminata lenta e incerta mi ha guardata con sospetto poi ha detto: “Che ti è successo?” Le ho spiegato che ero andata a fare una passeggiata sulla neve... si è un poco arrabbiata.“Sei proprio una scavezzacollo, una spericolata incosciente, lo sai che con le cure che stai facendo le ossa sono fragilissime? Hai veramente rischiato molto, poteva andare veramente molto peggio di come è andata. Ma non potevi scegliere un altro tipo di divertimento? Sei proprio incredibile! Non mi è mai capitato di curare una tipa come te. Sei una tosta e va bene ma devi darti una regolata. Puoi farlo?”. Per fortuna non le avevo raccontato tutto. A me veniva da ridere, mamma stava zitta e mi guardava come per dire: “Hai visto che pure a lei non è sembrata una bella idea?” Certo non ci voleva proprio questo incidente ma mi sono proprio divertita tanto.
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