13/29
Vorrei essere capace di descrivere le
incredibili sensazioni percepite durante questi miei giorni che hanno,uno
dopo l’altro,formato i mesi, della mia malattia: giorni difficili. I quali
però mi hanno permesso di riflettere, e soprattutto, di soffermarmi a
pensare sul significato dell’esistenza...
Questo tempo,in questi mesi, che è rimasto come incastonato in un tempo
irreale, sospeso... dal suo scorrere, inverosimile, rapido e lento allo
stesso istante. Il tempo, così strutturato, così sospeso come per magia,
incantato, questo strano effetto della mente, di senso d’immobilità, di
attesa... di precarietà... appesa come una foglia sopra ad un ramo, in
attesa che il vento la strappi via con un suo soffio... Ci sono stati
giorni in cui mi chiedevo che giorno fosse, poi mi rendevo conto, che in
realtà, non sapevo neanche in quale mese dell’anno... inverno...primavera;
se fosse appena passata l’estate... oppure se invece il Natale fosse alle
porte... Le mie porte erano tutte chiuse in attesa di essere riaperte,
tutto il mio essere era in attesa... sospeso... librato nell’aria.
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