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Senti quella pelle ruvida
un gran freddo dentro l'anima
fa fatica anche una lacrima
a scendere giù
Troppe attese dietro l'angolo
gioie che non ci appartengono
questo tempo inconciliabile
gioca contro di te
Ecco come si finisce poi
inchiodati a una finestra noi
spettatori malinconici
di felicità impossibili
tanti viaggi rimandati e già
valigie vuote da un'eternità
quel dolore che non sai cos'è
solo lui non ti abbandonerà mai
Ohhh... mai
E' un rifugio quel malessere
troppa fretta in quel tuo crescere
non si fanno più miracoli
adesso non più
non dar retta a quelle bambole
non toccare quelle pillole
quella suora un bel carattere
ci sa fare con le anime
Ti darei gli occhi miei
per vedere ciò che non vedi

l'energia,l'allegria
per strapparti ancora sorrisi
dirti sì,sempre sì
e riuscire a farti volare
dove vuoi,dove sai,
senza più quel peso sul cuore
nasconderti le nuvole,
quell'inverno che ti fa male
curarti le ferite e poi
qualche dente in più per mangiare
e poi vederti ridere,
e poi vederti correre ancora
Dimentica,c'è chi dimentica
distrattamente un fiore,una domenica
E poi...
silenzi!
E poi...
silenzi!
Silenzi!
Nei giardini che nessuno sa
si respira l'inutilità
c'è rispetto,grande pulizia
e quasi follia
non sai com'è bello stringerti
ritrovarsi qui a difenderti
e vestirti e pettinarti sì
e sussurrarti "Non arrenderti!"


 
Nei giardini che nessuno sa
quanta vita si trascina qua
solo acciacchi,piccole anemie,
siamo niente senza fantasie
Sorreggili! Aiutali!
Ti prego,non lasciarli cadere
esili,fragili
non negargli un po' del tuo amore
stelle che ora tacciono,
ma daranno un senso a quel cielo
gli uomini non brillano,
se non sono stelle anche loro
mani che ora tremano,
perché il vento soffia più forte
non lasciarli,adesso no,
ché non li sorprenda la morte
siamo noi gli inabili
che pure avendo a volte non diamo
Dimentica,c'è chi dimentica,
magari un fiore solo la domenica
E poi...
silenzi!
E poi...
silenzi!
Silenzi!

Nei giardini che nessuno sa
(Renato Zero)