TRAMA l film più riuscito del regista francese dai tempi di Il
marito della parrucchiera. Girato in bianco e nero, la storia
descrive un amore come solo i francesi sanno fare. Adele,
nottetempo, viene salvata dal suicidio da Gabor, un lanciatore di
coltelli. Fare l'assistente in questo tipo di lavoro è molto
pericoloso e l'uomo riesce a convincere solo aspiranti suicide a
lavorare con lui. Non sapendo dove andare Adele lo segue. Il loro
rapporto rimane allo stadio dell'amicizia. Diventerà amore più
tardi, dopo che Adele avrà conosciuto un altro uomo. Bravi entrambi
gli interpreti.
|
|
La ragazza sul ponte
Titolo
originale: La fille su le ponte Produzione: Francia, 1998 Regia:
Patrice Leconte Interpreti: Daiel Auteuil; Vanessa Paradis
Sceneggiatura: Serge Frydman
Fotografia:
Jean-Marie Drevjon
Durata:
88’ |
|
di Irene Bignardi La Repubblica
Cominciamo ad innamorarci di Vanessa Paradis mentre
parla a una non visibile interlocutrice (assistente
sociale, psicologa?), forse sotto l'occhio di una
telecamera, e racconta, rispondendo alle sue domande,
una vita all'insegna della sfortuna, della casualità, di
incontri malinconici, di uomini presi e spariti un
attimo dopo. Difficile dire cosa sia la fortuna,
soprattutto in un paese come la Francia dove un grande
poeta ha confuso le idee (e scatenato le più svariate
interpretazioni) affermando che "un colpo di dadi non
abolirà mai il caso".
»
|
|
di Lietta Tornabuoni La Stampa
In
bianco e nero, con la faccia meravigliosa di Vanessa
Paradis l'eclettico e bravo regista Patrice
Leconte ( Il marito della parrucchiera, Monsieur Hire)
racconta la storia d'una ragazza che voleva morire
gettandosi da un ponte, che viene salvata da un
lanciatore di coltelli, che diventa la sua
partner-bersaglio. È la scelta, da parte di lei, di una
ricerca di morte ancora più dolorosa perché ripetuta
ogni giorno, più volte al giorno. Una vicenda
melodrammatica nello stile del cinema francese Anni
Trenta, estremamente raffinata e anche tagliente,
emozionante.
»
|
|
|
|