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(Italia/GB 1967, 1968, colore, 152m); regia:
Franco Zeffirelli; produzione: Dino De Laurentiis/Verona
Produzione/Anthony Havelock-Allan, John Brabourne per BHE;
soggetto: dal testo teatrale Romeo and Juliet di William
Shakespeare; sceneggiatura: Franco Brusati, Masolino
D'Amico, Franco Zeffirelli; fotografia: Pasqualino De Santis;
montaggio: Reginald Mills; scenografia: Renzo Mongiardino,
Luciano Puccini; costumi: Danilo Donati; musica: Nino Rota.
Interpreti e personaggi: Leonard Whiting (Romeo Montecchi),
Olivia Hussey (Giulietta Capuleti), John McEnery (Mercuzio),
Milo O'Shea (frate Lorenzo), Pat Heywood (nutrice), Robert
Stephens (principe di Verona), Michael York (Tebaldo), Bruce
Robinson (Benvolio), Paul Hardwick (messer Capuleti),
Natasha Parry (madonna Capuleti), Antonio Pierfederici
(messer Montecchi), Esmeralda Ruspoli (madonna Montecchi),
Roberto Bisacco (conte Paride), Keit Skinner (Baldassarre),
Murray Head (coro), Laurence Olivier (voce narrante
nell'edizione inglese). |
TRAMA
"Due grandi casate entrambe ricche e potenti nella bella
Verona dove la nostra storia ha luogo attizzano il fuoco di
vecchi rancori macchiando mani fraterne di fraterno
sangue...". La voce del narratore accompagna una panoramica
su Verona. Nella piazza del Mercato le fazioni appartenenti
alle famiglie nemiche Capuleti e Montecchi si azzuffano, e
solo l'arrivo del principe della città mette fine ai duelli.
Ma Romeo Montecchi non era al combattimento: lui, di animo
nobile e pacifico, pensa soltanto all'amore per una bella
giovinetta. A una festa a casa Capuleti si recano con il
volto coperto da maschere anche Romeo, il cugino Benvolio,
il fraterno amico Mercuzio. Lì Romeo e Giulietta finalmente
si trovano faccia a faccia e si dichiarano il loro amore. Ma
è solo in quell'occasione che scoprono di appartenere
proprio alle due casate rivali. È notte e la festa è finita
quando Romeo si apposta sotto il balcone di Giulietta: le
parole d'amore e i baci dureranno fino all'alba. Prima di
salutarsi hanno già deciso di sposarsi. Romeo corre da frate
Lorenzo, che capisce come quel matrimonio possa porre fine
alla faida che insanguina Verona. In gran segreto, frate
Lorenzo sposa i due giovani. Quello stesso giorno Romeo
raggiunge Mercuzio e Benvolio proprio mentre sopraggiungono
i Capuleti capeggiati dal bellicoso cugino di Giulietta,
Tebaldo, che provoca Romeo dandogli del vigliacco. Il
giovane non reagisce ma è Mercuzio a impugnare la spada. Il
duello con Tebaldo assume presto una connotazione quasi
burlesca, è una sorta di balletto ironico. Alla fine però,
quasi senza volerlo, Tebaldo infilza Mercuzio uccidendolo.
Folle di rabbia Romeo insegue Tebaldo e lo sfida: è il
giovane Capuleti ad avere la peggio. I due cadaveri vengono
portati alla presenza del principe, che sentenzia l'esilio a
Mantova per Romeo. Frate Lorenzo invita il ragazzo a non
opporsi, promettendo di sistemare le cose. Romeo e Giulietta
trascorrono la loro prima e ultima notte d'amore insieme.
Romeo ha appena lasciato la sposa ed è partito per Mantova
quando madonna Capuleti annuncia alla figlia che qualche
giorno dopo dovrà sposare il conte Paride. Disperata,
Giulietta si confida ancora una volta con frate Lorenzo, il
quale ha un'intuizione: le offre una pozione che la ridurrà
in uno stato di morte apparente. Al suo risveglio, le dice,
troverà Romeo nella tomba e potranno fuggire insieme. Poco
prima dei funerali, invia un fraticello con un mulo verso
Mantova per avvisare Romeo: ma sarà più veloce il servo
Baldassarre che, ingannato dagli eventi, a cavallo raggiunge
per primo il padrone e gli comunica la tragica fine della
amata. Nella tomba dei Capuleti si compie il destino degli
amanti: Romeo si avvelena vedendo il corpo di Giulietta, la
ragazza al risveglio scopre lo sposo morto e lo segue
pugnalandosi al petto.
Enciclopedia del Cinema (2004)
di Andrea Maioli |
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