Perché delle
pagine dedicate alle canzoni del cuore? Gli amici di Katia lo sanno molto
bene. L’amore di Katia per la musica era viscerale, profondo, infinito.
Non passava mai un giorno senza musica. Al rientro dal lavoro, la prima
cosa che faceva, era quella di accendere lo stereo. Poi, qualsiasi altra
cosa avesse da fare, trovava sempre il tempo per cantare; dedicarsi a
questa pratica quotidiana la rilassava, la rendeva felice. Quando era a
casa si sentiva subito la sua presenza, appena fuori dall’ascensore
giungeva il suono della musica insieme alla sua voce. Il canto era
talmente forte che attraverso la porta chiusa dell’ingresso si poteva
sentire benissimo quale canzone cantava. Da bambina passava delle ore a
cantare le canzoni dello Zecchino d’oro. “Quarantaquattro gatti col resto
di uno...” “Era l’ottavo di sette fratelli...”,
"Volevo un gatto nero", "Il caffè della Peppina" mi sembra ancora di
sentire la sua vocina allegra, avevo imparato anch’io tutte le canzoncine. Nella
sua stanza era sempre acceso il giradischi; accanto, una infinità di
dischi. La sua adorata nonna, immancabilmente, appena usciva l’ultimo LP
glielo regalava. Teneva molto a quei dischi. Ricordo che quando abbiamo
traslocato, proprio la scatola che li conteneva sparì misteriosamente...
era molto amareggiata per questo. Quei dischi, erano un patrimonio di
ricordi, quanti momenti belli erano legati a loro! Poi, non volendomi
rassegnare, vedendo il valore che avevano per Katia telefonai al
trasportatore rimproverandolo della poca professionalità che aveva
dimostrato; dopo qualche giorno, telefonò e disse di aver “ritrovato ” la
preziosa scatola: era rimasta sotto i sedili del camioncino. Così Katia
ritrovò il tesoro inestimabile della sua infanzia canterina. Quando aveva
del tempo libero, riusciva a coinvolgere, nonostante la sua proverbiale
pigrizia, lo zio Roberto, per andare a casa di zia Lina e zio Luigi. Il
posto ideale per dare sfogo alla sua passione. Lo zio Luigi, il
“Maestro”, disponibile come sempre, era ben felice di trascorrere delle
ore con loro. Inoltre il suo repertorio era ben rifornito e continuamente
aggiornato. Proprio per merito suo abbiamo diverse registrazioni canore di Katia. Grazie a lui ora possiamo risentire la sua inconfondibile voce, e
poco importa se le registrazioni non sono perfette e se c’è qualche nota
stonata, la cosa bella ed emozionante è che si sente tutta la gioia di
vivere di Katia, la sua incredibile vitalità nonostante fosse già malata.
Anche questa sua passione l’ha aiutata molto, le permetteva di scaricare
tutte le tensioni accumulate. Ricordate come era felice alla festa del suo
ultimo compleanno? Canzoni, Musica, Ballo, Allegria, questa era Katia. Non
avrete certo dimenticato il suo Cha-cha-cha con il cuoco fiorentino..., i
suoi duetti con Marco di Cisterna, oppure quelli con Barbara e lo zio
Roberto: se fosse stato possibile avrebbe continuato fino all’alba. Presto
metteremo a disposizione di quanti lo desiderino dei frammenti di quel
filmato. E la festa ( d’addio?) in piscina, nel mese di Luglio, una serata
speciale, un incredibile abbraccio ad una moltitudine di amici che le
hanno voluto, con la loro presenza, dimostrarle quanto l’amavano:
nonostante i pensieri ( presto sarebbe rientrata in ospedale). Per tutta
la serata non ha fatto altro che cantare e ballare. Quando c’era di mezzo
la musica era sempre così. Bastava una festa in famiglia per farle dire: “
zietto, dai facciamoci una cantata, dai prendi la chitarra, forza nonnino,
prendi il sax, e vai... Tutti la ricordano a Vallerotonda, quando c’erano
le feste in piazza e arrivavano i cantanti, lei era sempre lì in prima
fila a cantare a squarciagola. Tutti rimanevano sorpresi perché lei le
canzoni le sapeva sempre tutte, dico, tutte, e non esagero, fossero anche
di chissà quale epoca, o di un cantante sparito nel nulla e dimenticato da
tutti. Era la suggeritrice dei testi mentre tutti si univano al coro
perché contagiati dalla sua coinvolgente partecipazione. Sicuramente molti
di voi avranno dei ricordi legati alla musica con Katia. Dei concerti
visti con lei, dei Karaoke insieme in qualche occasione particolare, delle
serate passate a cantare sotto le stelle con una chitarra... Ormai, questo
è l’unico luogo dove possiamo ancora coccolare Katia, lei che amava tanto
essere al centro dell’attenzione, continuerà ancora ad esserlo, se noi
sapremo mantenere vivo questo spazio a lei dedicato. |