TRAMA rd Bloom: un ormai vecchio commesso viaggiatore
contaballe ottusamente radicato nei racconti fantastici con cui
ha descritto la sua vita o un personaggio misterioso e
mitologico, un avventuriero dalla vita straordinaria? Agli occhi
del figlio Will la risposta è certa e inappellabile: Ed Bloom
(interpretato rispettivamente da Ewan McGregor nella versione
giovanile e da Albert Finney nella fase della vecchiaia,
entrambi magnifici ) altro non è che una figura lontana e
patetica, incapace di affrontare la realtà e colpevole di averla
sempre sfuggita attraverso il ricorso alle fiabe con cui l'ha
rivestita. Giunto al capezzale del padre vecchio e malato dopo
tre anni di distanza e di silenzio, a Will non resta che tentare
di decifrarne la vita partendo proprio da quei racconti che
Edward Bloom si ostina a ricordare: il suo incontro con una
vecchia strega e con un gigante gentile, il suo strano soggiorno
nello sperduto paesino di Spectre, la sua gavetta nel circo fra
nani e uomini - lupo, la sua mirabolante impresa nella guerra di
Corea, la romantica conquista della moglie (Jessica Lange) e
infine quella continua ricerca del "Pesce Gigante", simbolo di
una tensione alla dimensione magica dell'esistenza mai spenta,
mai sopita. E la vera scoperta sarà capire come nella vita
realtà e magia siano perfettamente conciliabili, a patto che si
sia in grado di accogliere la vita stessa con occhi nuovi e con
una nuova capacità di ascoltare. Realizzato a seguito della
morte del padre e mentre lo stesso regista stava preparandosi a
diventarlo, "Big Fish" può essere considerato un punto di svolta
nella carriera di Tim Burton, il suo "film della maturità": non
più mondi fantastici popolati da uomini - pipistrello, scheletri
sognatori o Frankenstein ingenui, ma luoghi dell'anima in cui
realtà e immaginazione possono finalmente incontrarsi. E proprio
il cuore ingenuo dell'America rurale, l'Alabama delle piccole
cittadine senza tempo e dai mille corsi d'acqua, diventa lo
scenario per questo toccante e visionario ritratto di padre. Un
film bellissimo, commovente e inclassificabile.
Martina Tarozzi
da
MYmovies .it
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