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Two Much - Una di Troppo
Titolo originale: |
Two much |
Nazione: |
Spagna/Usa |
Anno: |
1996 |
Genere: |
Commedia |
Durata: |
120' |
Regia: |
Fernando Trueba |
Sito ufficiale: |
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Cast: |
Antonio Banderas,
Melanie Griffith,
Daryl Hannah, Danny Aiello, Joan Cusack, Eli Wallach, Gabino
Diego, Austin Pendleton |
Produzione: |
Andrés Vicente
Gómez |
Distribuzione: |
Istituto Luce |
Anno |
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Art Dodge (Antonio Banderas) è un pittore fallito e
gallerista in crisi che vive di espedienti.
Per caso incontra la ricca e viziata Betty (Melanie Griffith), che si
impunta di sposarlo dopo due matrimoni alle spalle, ma frequentando casa
sua si innamora imprevedibilmente della sorella di lei, Liz (Daryl
Hannah).
Per conquistarla e sfuggire all’ex marito mafioso di Betty, Art si
inventa un fratello gemello, Bart, e le cose divengono così
terribilmente compicate.
Se c’è un genere che piace sempre a patto che non si approdi alle solite
soluzioni banali è la commedia. Trueba crea un’amalgama perfetta sia a
livello profilmico sia per quanto riguarda la struttura narrativa che ha
del teatrale quanto basta.
Metti insieme una coppia sentimentalmente affiatata e vera come Antonio
Banderas e Melanie Griffith e pervieni ad un risultato già di per sè
ecclatante, sfruttando una storia che ha del paradossale quanto realismo
contiene. In breve il regista spagnolo costruisce una vicenda comica e
al contempo romantica, ricca di colpi di scena e imprevisti ovviamente
necessari per la riuscita del tutto, seguendo un percorso da teatro
dell’assurdo in relazione alla comicità degli equivoci e dei
fraintendimenti. Antonio Banderas, così come la compagna Melanie
Griffith e la bella Daryl Hannah, si presta benissimo alla parte, o
meglio alla duplice parte imposta dalla situazione.
Il potere visivo si manifesta nell’istrionismo dell’attore, abilissimo
nel rendersi incredibilmente fenomenale in relazione ai ruoli speculari
di Art e Bart, avvalendosi di una camaleontica mimica che nei capelli
trova una variante valida e surreale. Trueba ha pensato a tutto, al
contesto variegato entro il quale i personaggi si muovono, le diverse
personalità in contrapposizione alle mille sfaccettature di una stessa
situazione, più l’immancabile tratto romantico senza il quale il film
non avrebbe potuto sussistere.
E’ doveroso menzionare non a caso la segretaria di Art interpretata da
una simpaticissima Joan Cusack, irresistibile provocatrice e
fondamentale per intensificare una comicità grandiosa.
Nell’ambiente lussuoso di Betty è curioso notare il comportamento
impacciato di Art ma anche l’ostilità comprensibile di Liz, che trova
nel gemello Bart l’uomo dei suoi sogni, nobile ed artista quanto
affascinante.
Un bel film che diverte con semplicità e coerenza.
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