Un dolce
pomeriggio d'inverno
Un dolce
pomeriggio d'inverno, dolce
perché la luce
non era più che una cosa
immutabile, non
alba nè tramonto,
i miei pensieri
svanirono come molte
farfalle, nei
giardini pieni di rose
che vivono di là,
fuori del mondo.
Come povere
farfalle, come quelle
semplici di
primavera che sugli orti
volano
innumerevoli gialle e bianche,
ecco se ne
andavan via leggiere e belle,
ecco inseguivano
i miei occhi assorti,
sempre più in
alto volavano mai stanche.
Tutte le forme
diventavan farfalle
intanto, non
c'era più una cosa ferma
intorno a me, una
tremolante luce
d'un altro mondo
invadeva quella valle
dove io fuggivo,
e con la sua voce eterna
cantava l'angelo
che a Te mi conduce.
Carlo Betocchi