È in giornate piovose come questa che mi fermo a pensare a
te, sarà perché il giorno che ti ho perso la mandava giù
come se dovesse finire il mondo ma sono proprio queste
giornate uggiose quelle in cui il dolore si fa enorme e non
lascia nessuno spazio alla razionalità ed al
sentimentalismo, quel sentimentalismo che dolcemente,
sorridendo, scacciavi via quando eri in salute e che forte e
profondo è emerso in te mentre vivevi la malattia.
È in giornate come queste in cui non riesco a non pensare e
quel "metter da parte" pensieri duri viene meno lasciando il
posto solo a te, alla tua immagine ed al tuo profumo. A quel
punto il dolore diventa immenso e mi travolge rendendo
intrattenibile quel maledetto groppo in gola che sembra
soffocarmi.
È in giornate come questa che ogni "difesa" è abbattuta e la
compostezza lascia il posto alle lacrime ma, mentre il cielo
borbotta e il battere della pioggia si fa insistente, ecco
che sento la tua presenza accanto a me, anzi in me. A quel
punto i tuoni non fanno più paura e riesco ad immaginare la
tua voce che mi ricorda quando da piccolo, a Vallerotonda,
mi portavi a fare una passeggiata dopo un temporale estivo
perché dicevi che solo in quel caso forte si sarebbe sentito
il profumo della menta selvatica...non so quante volte nella
vita mi hai parlato di questo profumo che tanto amavi e che
tanta serenità ti dava, so solo che oggi una cosa cosi
concettualmente semplice e banale per me è sopravvivenza
pura...attaccarmi a questo pensiero ed a questo ricordo mi
consente di andare avanti in giornate come questa.
Oggi bacerò questa pioggia immaginando che sia il nostro
"punto di contatto", il nostro eterno abbraccio ed il nostro
modo per dirci ti amo!
Mi manchi papà!
Fabrizio Negroni