...i
ricordi non sono solamente confinati nei meandri della memoria, o meglio
la loro fisicità è lì: è il sentimento provato allora che inonda e pervade
il presente. E quei ricordi raccolti negli anni vanno a formare un tessuto
prezioso, un broccato la cui trama cambia a seconda del percorso scelto o
del punto di vista, in un gioco lucido e vitale. Seguire i fili d’oro vuol
dire percorrere un firmamento leggero, la cui unica consistenza è il
brillio che dà luce al tessuto: equilibrio, attenzione e poi i fili
s’incrociano, si confondono, si perdono per finire in infiniti vortici
scuri. I fili rossi sono invece la struttura portante, la trama fitta e
solida che non è bella, ma che fa il tessuto e gli dà concretezza. E poi i
fili blu e celesti che vanno a formare minuscoli disegni simili a non ti
scordar di me. La scelta di queste trame attraverso l’intermittenza della
memoria ci fa gustare l’avventura del ricordare non per astrarci dal
vivere quotidiano, ma per restituirci istruiti e a volte trasformati alla
vita di tutti i giorni. I ricordi possono appartenere a noi o ad altri: ma
non è il sapere ciò che esclusivamente vi ricerchiamo, bensì il sapore
delle storie e della vita, che è quello che è importante aver almeno una
volta provato.
di
Franca Mora “Calvino in Topolino ” Millelire-Stampa Alternativa
|
Ricordami
Tu ricordami quando sarò andata
lontano, nella terra del silenzio, né più per mano mi potrai tenere,
né io potrò il saluto ricambiare.
Ricordami anche quando non potrai
giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni: ricorda e basta, perché a me, lo sai,
non giungerà parola né preghiera.
Pure se un po' dovessi tu scordarmi
e dopo ricordare, non dolerti: perché se tenebra e rovina lasciano
tracce dei miei pensieri del passato, meglio per te sorridere e scordare
che dal ricordo essere tormentato.
Christina Rossetti
|
Mi ha detto che secondo lui la gente
vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte
di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui
riesci a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il
resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a
ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né
triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai
aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta,
e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.
Alessandro Baricco
Questa Storia
|
Il balcone
Madre delle memorie, amante delle amanti,
fonte d'ogni mia gioia e d'ogni mio dovere,
ricorderai le tenere nostre ebbrezze, davanti
al fuoco, e l'incantesimo di quelle lunghe sere,
madre delle memorie, amante delle amanti!
Le sere accanto al palpito luminoso dei ceppi,
le sere sul balcone, velate d'ombre rosee....
Buono il tuo cuore, e dolce m'era il tuo seno: oh, seppi
dirti, e sapesti dirmi, inobliabili cose,
le sere accanto al palpito luminoso dei ceppi.
Come son belli i soli nelle calde serate,
quanta luce nel cielo, che ali dentro il cuore!
Chino su te sentivo, o amata fra le amate,
alitar del tuo sangue il recondito odore.....
Come son belli i soli nelle calde serate!
Un muro era la notte, invisibile e pieno.
Io pur sapevo al buio le tue pupille scernere,
e bevevo il tuo fiato, dolcissimo veleno,
e i piedi t'assopivo, entro mani fraterne.
Un muro era la notte, invisibile e pieno.
Io so come evocare i minuti felici,
e rivivo il passato, rannicchiato ai tuoi piedi:
è infatti nel tuo mite cuore e nei sensi amici
tutta chiusa la languida bellezza che possiedi.
Io so come evocare i minuti felici...
O promesse, o profumi, o baci senza fine,
riemergerete mai dai vostri avari abissi,
come dal mare, giovani e stillanti, al confine
celeste i soli tornano dopo la lunga eclissi?
- O promesse, o profumi, o baci senza fine!
Baudelaire
Charles
foto dal web
|
|