24 Settembre2013

 

Settembre Vallerotonda 2013

 Carissima mia adorata Katia, ti scrivo guardando lo splendido panorama di Vallerotonda dal terrazzo che tu amavi tanto. Non c’è posto migliore per pensarti e raggiungerti con il mio amore-pensiero. Quassù dove ci sembra di toccare il cielo, dove regna questo silenzio quasi mistico, dove l’aria è più limpida, tutto acquista un altro sapore ,anche i sensi assopiti sembrano risvegliarsi ,mi sembra quasi che potrei raggiungerti… Katia ,Katia,Katia  sapessi quante volte invoco il tuo nome nell’aria, lo ripeto in varie tonalità, fino al finale urlato: quasi che tu possa sentirmi in quel posto misterioso e oscuro dove conduce la morte. Invece silenzio assoluto! Silenzio che offre la bellissima catena di verde che circonda Vallerotonda, atmosfera che invita a raccogliere i pensieri…Per me poi questo terrazzo in particolare oltre ad essere speciale, per l’immensa veduta  che offre, lo è anche perché in questo luogo hai voluto che ti scattassi delle foto artistiche. Non sbaglio a definirle artistiche perché lo sono senza ombra di dubbio. Sì, te sapevi bene come metterti in posa, da vera modella e a me non restava altro che premere il click…Se le foto venivano sempre bene il merito era tuo, del tuo spontaneo porgerti davanti l’obiettivo. Come nella vita sapevi offrirti agli altri con generosità, gioia di vivere e passione e tutto questo era la tua forza. Forza  che riesci ancora a trasmettere da tutte le tue foto che noi guardiamo spesso, che per noi, ora, sono l’unico modo per “vederti”. E quanto è consolante guardare te bella e sorridente! Non esiste scatto, dove non ci sia il tuo splendido sorriso a riscaldarci l’anima. Se foto serie esistono, e ci sono, le hai fatte solo per dare un senso artistico-intenso che con l’aria tua gioiosa non si poteva di certo ottenere. La memoria torna indietro nel tempo proprio per merito di quelle foto.
 Eppure dovrei odiare quel posto e quel fatidico giorno. Proprio quello. Mentre facevamo quegli scatti, mi hai confidato che avevi quel maledetto nodulino al seno. Come dimenticare quell’attimo? Una coltellata mi avrebbe fatto meno male. Poi ascoltando la tua fiduciosa ottimistica filosofia mi ripresi subito e continuai a fare le foto. Meglio sarebbe dimenticare, e ricordare solo tutto quello che di bello mi conduce a te. Per nostra fortuna abbiamo condiviso davvero tanti giorni felici insieme e dunque non c’è che l’imbarazzo della scelta. Mi nutro, infatti, di ricordi. Inciampo nei ricordi anche senza volerlo. Ogni cosa parla di te. Di te che della vita hai saputo amare e accettare con abnegazione ogni suo aspetto anche il più feroce e drammatico. Di te che non passava giorno che non innalzavi un inno alla vita, già solo perché ti eri svegliata felice. Anche il semplice sorgere o il tramontare del sole  sapeva emozionarti e io ora lo guardo con i tuoi occhi. Come la “tua luna” che m’incanta ogni volta che appare in cielo…Tu sei nell’aria che respiro. In ogni cosa bella che incontro. E anche nelle persone che “ incontro” con cui istauro un bel contatto “sento” che tu sei con me.  Te che avevi il culto dell’amicizia. Te che credevi negli incontri…che nulla accada per caso…Infatti ,questa estate ne ho avuto la prova. Abbiamo conosciuto Mario che per puro caso è venuto in vacanza per la prima volta a Vallerotonda. Un amico gliene ha parlato e lui è venuto a vederla e così anche lui si è lasciato sedurre dal nostro paesello di montagna. L’atmosfera estiva, fatta di serate passate al bar con tutti gli amici e amiche ci ha fatto incontrare e…alla fine siamo diventati amici,anche di suo fratello. Inevitabile, perché la loro parlata napoletana ce li ha subito resi simpatici, oltre al fatto che sono delle persone molto amabili e umane. Sarebbero piaciuti anche a te, in particolare Mario perché  sa  cantare e suona le tastiere. .. Le serate organizzate per le feste con il karaoke sono state il massimo del divertimento. Tuo zio Roberto, zia Emanuela,Barbara e le tue amiche d’infanzia Angela , Gisella e Sabrina hanno cantato  spesso,mancavi solo tu…Infatti ogni tanto avevo il magone perché un pizzico di malinconia saliva piano piano sino a stringermi il cuore, in special modo quando si cantavano le preferite da te. Tante serate con canzoni e confusione proprio come piaceva a te.

Mario, quando a saputo di te, della serata organizzata per ricordarti si è offerto per essere lui l’intrattenitore musicale. E così sarà. Ho accettato volentieri perché “nulla accade per caso” proprio come amavi dire te e inoltre avvalora il tuo pensiero riguardo agli incontri…

In questi dieci anni senza di te ho speso tutte le parole possibili per celebrare la tua gioia di vivere. Per fare in modo che il tuo ottimismo e gioia di vivere superasse la barriera della morte e continuasse a vivere attraverso noi che parliamo spesso di te. Non ho mai conosciuto nessuno che ha amato la vita così con trasporto e passionalità uguale alla tua. Una sfrenata voglia di vivere, conservata sino all’ultimo istante. Per questo non mi stancherò mai di raccontare questa tuo “amare la vita”. Per questo, noi che restiamo, abbiamo il dovere di  “ Sentire” e “godere” di tutte le espressioni che la vita ci offre. Te lo dobbiamo. Non dovremo mai dare nulla per scontato. Mai sprecare un solo giorno di vita senza fare almeno qualche cosa che ci riempia l’animo di bellezza. E quando io lo vivrò te ne offrirò l’essenza.

Riposa in pace figlia mia

La tua mamma

 

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