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Roma 15 Marzo 2013
Katia, carissima figlia mia,oggi è il giorno di un altro
compleanno mancato. Quando penso al tempo a te sottratto mi viene
un lampo furioso di rabbia che cerco subito di allontanare per
non inquinare il ricordo della tua festosità perenne. Quante cose
avevi in mente da fare, quanti progetti lasciati in sospeso. Ora
non ci resta che ricordare. Io come un archeologo
ricerco,scopro. I miei ricordi infatti sono oggetto di scavo.
Continuo ad attingere ai tuoi scritti per prendere forza luce e
calore per abitare il presente. Cerco di rubare in quelle pagine
la tua essenza e presenza. Vorrei entrare come Alice ,in quei
Diari...superare la distanza ed il tempo passando attraverso le
tue pagine. Toccarti e abbracciarti almeno per un momento
Miraggio e illusione che arrivano dal passato...
E pensare che per te era sempre una giornata d' incredibile
felicità da condividere con tutti. Chi ti ha conosciuta sa cosa
eri capace di combinare in quei giorni. I festeggiamenti
cominciavano prima e dopo la fatidica data, ed erano diluiti per
diversi giorni. Erano troppe le persone che volevano festeggiare
con te l'evento, e tu ti prodigavi per accontentare tutti. Pensa
se in quei tempi tu fossi stata su fb...non oso immaginare cosa
sarebbe successo. Tu così comunicativa e piena di curiosità ed
energie da spendere! Avresti ,come un ape impazzita, volato di
fiore in fiore a succhiare il nettare mai a sufficienza per te
...Avresti voluto conoscere e approfondire tutte le nuove
conoscenze. Eri fatta così .Il tuo carattere onesto,gioioso, e
comunicativo ti portava a credere che tutti avessero sempre un
qualche cosa di bello e di unico. Non mettevi mai da parte
nessun amico. In verità vicino a te molti scoprivano delle
qualità che prima erano latenti. Sapevi far emergere il meglio
da ognuno di loro. Con questa tua filosofia avevi una schiera di
amici non comune. Come poteva essere diversamente? Tu che eri
l'immagine del fascino e della bellezza. Tu che incarnavi la
perfetta fusione della magnificenza esteriore unita con quella
del cuore e dell'anima bella. Te che eri come un fiume
travolgente di energia positiva e contagiosa vitalità. Il tuo
stato d'animo abituale era sempre pronto alla meraviglia,
all'incanto, allo stupore e non certo sfoderato per compiacere
qualcuno o solo per un occasione speciale. Irradiavi luce dai
tuoi splendidi occhi, tanta luce e splendore da regalarne tanta
anche a chi ti era vicino. Per te tutto era degno di essere
vissuto. Ogni occasione era sontuosità,contemplazione, e
splendore: un delirio di emozioni. Eri capace di andare in
estasi e piangere di fronte ad un emozione improvvisa suscitata
da un paesaggio inaspettato, tanto da tremare come una
foglia...me lo ha raccontato la tua amica Alessandra. Avevi nei
riguardi della vita e tutto ciò che la comprendeva,sia nella
natura che nelle persone, un senso di struggente passionale
rispetto. Un amore generosamente esternato e regalato che
sconfinava con un senso mistico-religioso, unito a voluttà
infinita ,ardente,quasi carnale:il respiro della vita che
palpitava dentro e fuori di te.
Grazie figlia mia di averci regalato a piene mani la tua gioia
di vivere e di averla spesa così generosamente sino all'ultimo
respiro. Un dono che dura ancora oggi.
Il mio giardino dei ricordi è sempre fiorito in ogni stagione.
Non conosce sfioriture ed erbacce ed è sempre ricco di fiori di
ogni specie persino di alcune specie esotiche e rare. E'un
giardino incantato che non conosce la morte. I loro profumi e
colori danno energia e vitalità alle mie giornate. Non passa
giorno o notte che io non abbia cura e dedizione da dedicare a
queste coltivazioni. Come tutti i giardini se vogliamo che siano
rigogliosi e belli dobbiamo prestagli attenzione e amore. Per me
è ormai un rito da ossequiare. Non ci sono mai fiori appassiti,
ma fiori con aculei pungenti sì. Ma come accettiamo lo splendore
delle rose con le loro spine così non mi posso privare dei
ricordi perché tra questi ce ne sono diversi con le spine che
graffiano il cuore. Nel campo dove crescono i fiori con foglie e
gambi acuminati, alloggiano i ricordi dolorosamente strazianti
della sofferenza trascorsa. Quando mi avvicino troppo rischio di
farmi male. Ma non rinnego quella parte vissuta. Anche quella è
stata la nostra vita, cerco solo di non ferirmi in modo
maldestro. Curo il mio giardino la notte, quando tutto tace e
spesso anche durante il giorno quando il ricordo preme alle
porte della mia anima. I cancelli di questo particolare giardino
incantato sono sempre aperti. Nessun ladro avrà l'audacia e
l'incoscienza e la cattiveria di distruggerlo.
Gli amici sono invitati ad entrare, non c'è biglietto da pagare
per ammirare la bellezza rigogliosa e splendente dei miei
ricordi.
la tua mamma
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