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LETTERA PER KATIA
24 Settembre
2009
Katia,
carissima figlia adorata,
ancora faccio
i conti con il tentativo di accettazione dell’ingrato destino
che ti ha portato via da noi. Non riesco a trovare un solo
motivo che mi faccia accogliere serenamente l’accaduto. Che poi,
volenti o nolenti si contini a vivere non sposta di un
millimetro il sentimento che alberga nel mio animo profondamente
ferito. La rabbia è lì, ed è solo mutevole in quantità
dato che spesso si trasforma in altri sentimenti travestiti e
ben camuffati agli occhi degli altri. La cosa che mi fa
arrabbiare è che anche le cose, e le persone più sciocche hanno
diritto di cittadinanza sopra questa terra, invece tu sei stata
scaraventata brutalmente in un mondo inconsistente, buio e
sconosciuto. Hanno usurpato il tuo posto nel mondo. Ti hanno
scalzata da questo mondo con una crudeltà inaudita. Ci hanno
privato del tuo splendore che è stato selvaggiamente
saccheggiato e sepolto... nessuno potrà più godere dei tuoi
benefici sprazzi di gioia contagiosa, di solare festosità... Tu
che avevi una vocazione all’allegria, che sapevi entusiasmarti
con poco, che sapevi consolare i confidenti, che sapevi “come
fare da collante” tra gli amici... come non arrabbiarsi col
mondo intero se ora tutto questo può essere solo un ricordo? Un
mondo profondamente fondato sulle continue ingiustizie. Ha
diritto di vita chi non l’apprezza! Chi la calpesta, chi la
vende, la baratta, persino chi la mortifica e la danneggia. Non
te che la santificavi glorificandola ogni attimo che ti era
concesso: rendendole omaggio consacrandola fino all’ultimo
respiro! Figlia mia, bisogna essere davvero forti per non
rimanere schiacciati sotto il peso di questi pensieri
ricorrenti! Bisogna davvero resistere al forte senso di vuoto
lasciato da chi abbiamo molto amato. I miei pensieri
diventano molto spesso dei monologhi.
L’orologio del
pendolo che batte le ore sembra voler precisare che la vita
incessantemente va avanti... giorno dopo giorno senza tenere
nessuna considerazione dei tuoi affanni... I pensieri ed i
ricordi s’intrecciano intersecandosi tra loro senza tenere conto
dei confini stabiliti dal tempo che passa, tic-tac-tic-tac...Avanti,
avanti, ancora più avanti, le ore spingono con quel ticchettio
tutto in avanti ma il mio pensiero non cessa di andare a
ritroso... Consapevole che indietro mai non si ritorna, e
che dalla realtà non si può fuggire, mi accontento almeno di
sostare nel tempo dei ricordi.
La memoria è
una lunga distesa di valli e montagne che si perdono
all’orizzonte e quando voglio ricordare le percorro da cima a
fondo. Il panorama che si offre ai miei occhi sembra
sempre uguale ed invece è sempre diverso... Un continuo flusso
di immagini che vanno e vengono... Tramonti e mattini colorati
che ogni volta si vestono di nuove sfumature e riflessi. Negli
incanti dell’alba senza tempo m’immergo piacevolmente
lasciandomi cullare da quei frammenti di ricordi che vagano come
tessere di un mosaico che, scivolate a terra e poi sparpagliati
e mescolati alla rinfusa aspettano di essere collocati al posto
giusto... Io con cura e delicatezza li raccolgo e li metto al
sole e all’aria come panni ad asciugare al vento... Svolazzano
allegramente e qualche pezzo vaga qua e là, s’alza in volo e
s’impiglia ad un albero come un palloncino sfuggito dalla mano
di un bimbo. Appeso a quel ramo dondola e sembra che da un
momento all’altro possa riprendere il volo. Il mio pensiero
resta legato a lui. Si agita e si scuote al soffio del vento...
Non importa quale tessera del ricordo è. Tutti i ricordi che
appartengono ai giorni vissuti da te e con te mia Katia,
hanno la stessa valenza. Sono preziosi. Insostituibili. Questo
mosaico di reminescenze sono come una tela di Penelope. Non
hanno mai fine. Non possono avere fine. La mia vita è una
continua ricerca e relativa collocazione di tessere. Mi aiutano
molto i diari ed i quaderni pieni di appunti di viaggio (vita)
che tu puntualmente riempivi di scrittura fitta fitta e quasi
illeggibile. Sembra una scrittura stenografica. Spesso afferro
solo alcuni concetti chiave ed elaboro il tuo pensiero... mi
sembra di sentire i tuoi suggerimenti...
Quante
emozioni sono racchiuse in quelle pagine! Potessero emanare la
stessa energia di te, di quando eri, nella piena giovinezza ed
elaboravi quelle rappresentazioni di vita vissuta in piena gioia
e spensieratezza : quei pezzi di quaderno emanerebbero tanta
luce da illuminare e scaldare il mondo intero.
Tento di
ricomporre le tessere cercando di ritrovare il punto esatto di
appartenenza... ma sempre sfugge qualche passaggio. Non me ne
rammarico neanche troppo perché piano piano sono certa che
torneranno indietro, e mi regaleranno nuove gioie e sensazioni.
Sono consapevole che questa non è una scelta precisa ma un
accontentarsi. Conosco solo questo modo per esserti sempre
accanto. Per questo cerco di tutelare questo patrimonio di
ricordi. Ricchezza cartacea che mi permette di sopravvivere
proprio attraverso la tua puntigliosa rappresentazione e cronaca
dei tuoi giorni di ragazza proiettata nel futuro. Non volevi
dimenticare nulla delle tue esperienze e sensazioni. Infatti nei
diari stilati ogni anno della tua vita c’è la prova tangibile
che sei stata felice, che quasi tutto per te , era meritevole di
essere ricordato. Io adesso ho raccolto il testimone. Come una
fiaccola sempre accesa continuerò il mio compito: quello di non
mandare perduti i tuoi ricordi. I miei si mescolano con i tuoi e
formano un paesaggio fantastico e quasi surreale. A volte mi
sembra di essere stata con te in qualche evento o località anche
quando in realtà so bene che non è così. Katia cara una delle
mie paure più grandi ora è, quella di perdere la capacità di
ricordare. La memoria, un bene prezioso. Dovessi perderla sarei
davvero menomata. Senza queste narrazioni mentali ci sarebbe
solo il vuoto e l’abisso. Proprio in questi giorni ho sfogliato
una tua piccola “ moleskine-pocket-diary, aprendola sulla prima
pagina ho avuto un tuffo al cuore, c’era scritto: FRAMMENTI DI
MEMORIA . Come non sentire un brivido correre lungo la schiena?
Tesoro mio, il sito a te dedicato si chiama proprio così. Quale
magia è accaduta? Anche tu avresti voluto compilare una
raccolta? Cosa volevi scrivere? Cosa volevi mettere in risalto?
Quali i pensieri preferiti? Mi faccio molte domande perché
quella moleskine è rimasta in bianco, non contiene pensieri: era
ancora da compilare...tante pagine che avresti voluto e dovuto
riempire. Non è stato possibile. Resto con l’agendina tra le mie
mani e chiudo gli occhi... La riempirò di ricordi.
Mamma Bruna
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