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15-Marzo 2008
Amatissima
figlia,
oggi ricorre
un altro dei tuoi compleanni rubati! Niente festa! Solo ricordi
da assemblare insieme, un pezzo dopo l’altro come un prezioso
tessuto, seppure lacero, da ricucire insieme. Il passato è
quello che è: non si cambia. Si può solo ricordare. Ed i ricordi
come un incessante onda in piena
affiorano…avanti…indietro,avanti e indietro: tutti i moti
incessanti del mare si prestano al tuo ricordo. Salgono in
crescendo, improvvisi, come le maree, a volte burrascosi e
violenti, altre volte fermi e pacati … Non sei forse nata sotto
il segno dei Pesci? Un trionfo dell’elemento acqua: spruzzi e
sprazzi proprio come te.
Incredibilmente sono passati moltissimi altri giorni e poi
altre notti da quel terribile giorno che sei stata costretta ad
allontanarti da noi per sempre. Da quel fatidico giorno una
sottile linea rossa divide il tuo mondo dal nostro ed io ogni
tanto, in special modo la notte mi ritrovo a camminare in
bilico sopra quel filo che ci divide. Non ci è dato fermare il
tempo. Indifferente a tutto ciò che accade lui continua il suo
corso…Le nuvole si rincorrono nel cielo, le stagioni si
susseguono senza sosta… la notte corre incessantemente dietro il
giorno e ognuno dei mortali ripete più o meno i stessi gesti e
così ricomincia così la vita quotidiana. Svegliarsi,
affaccendarsi in questo o quel lavoro, vero o presunto,
mangiare…poi di nuovo arrancare in nuove frenetiche attività… e
ancora dormire e poi di nuovo svegliarsi e ricominciare la
giornata illudendosi che tutto vada come deve andare. Di sicuro,
molte persone si trovano a dover fare buon viso a cattivo gioco,
ma pochi ne sono consapevoli. Un meccanismo mentale salvifico
che induce a dimenticare gli affanni, i colpi bassi del
destino…ad alcuni riesce ad altri no . Io da quel giorno, ogni
santo giorno, dopo aver vagato nella notte ,devo lottare per
trovare dentro di me le forze necessarie per rimettere in moto
tutta me stessa per poter entrare ancora in un nuovo giorno, nel
mondo reale. Uno sforzo sovrumano! Ricacciare i sogni
indietro, rimandare indietro tutto e soffiare sulla vita come si
fa sulle braci ormai spente per tentare di riaccendere la viva
fiamma che una volta ardeva scoppiettante e colorata. Allora si
tanto vivace che bisognava trattenersi per non esagerare in
quell’esplosione di sana energia, e che ora invece langue e
rischia di affievolirsi se non si presta la dovuta attenzione e
cura. Cerco di reagire a questo infido affievolirsi. Mi sussurro
nella mente motivi validi per resistere, mi riempio la testa con
dei progetti e considero e valuto importanti gli affetti che
fortunatamente sento attorno a me… ed ecco che magicamente di
nuovo torna ad infiammarsi il cuore e la mente. Grazie a loro:
Renzo e Barbara.
Si! Resisto
e vivo quotidianamente le mie giornate come tutti gli esseri
umani: con i momenti si e quelli no! Indubbiamente i più
efficienti motivi di resistenza sono l’amore per tuo padre, e
l’amore per Barbarella, la tua amatissima sorella. Come non
tenerne conto? Sarei una sciagurata a non considerare tutto
questo che abbiamo costruito insieme negli anni. Sarei proprio
una stupida a far vacillare questo equilibrio familiare che, non
certo senza fatica, abbiamo saputo mantenere nonostante tutto.
Quello che mi fa arrabbiare però è che avremmo dovuto essere
ripagati dalla vita e invece siamo stati spesso bastonati, come
se qualche forza malefica soffiasse contro, invidiosa della
nostra vita. Eppure ogni cosa che abbiamo ce la siamo sudata
davvero, niente ci è stato concesso a cuor leggero. Ed ora anche
questo vuoto abissale da tenere a bada. Ma noi siamo resistenti
agli urti e RESISTEREMO! Anche perché, non possiamo ignorare il
tuo testamento spirituale: “ Vi lascio la mia eredità di gioia…”
non possiamo fare altro che tentare di seguire al meglio le tue
indicazioni.
Ogni notte,
sfoglio le pagine del libro dei ricordi. Entro in quelle pagine
e poi, ancora ad occhi aperti mi avvio nel regno dei sogni e
automaticamente mi avventuro in quello spazio notturno dedicato
alle fantasie. Mi costruisco da sola quello che la vita mi ha
tolto. Sono effimere immagini, storie di favole inventate per
non restare senza di te. I ricordi s’intrecciano con quello che
sarebbe potuto accadere se…Sono consapevole che sono solo delle
storie impossibili ma riempiono altresì quel vuoto che non
saprei come colmare. Mi accontento delle briciole, come una
bramosa affamata e disperata…Meglio quelle immagini evanescenti
che il nulla…Ormai sono allenata e questo esercizio mi riesce
bene, talmente bene che in certe situazioni mi sembra di sentire
odori, sapori, rumori e suoni…Certo dove ci sei tu non è certo
un oasi di pace. Musica, canzoni, risate, gran confusione di
voci, di amici…
Tornare
indietro nel mondo dei vivi dopo aver trascorso la notte con i
morti è faticoso…Ma sono ancora qui: domani è un altro giorno…Tu
lo ripetevi spesso ed io obbedisco…
Ti voglio
bene
Mamma Bruna
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