Carissima figlia adorata,
quando penso a te cerco sempre di governare i miei pensieri per il verso
giusto, e quindi, che non facciano troppo male…Mi piace pensare che sei
partita per un lungo viaggio in terre nuove ancora da esplorare, che poi
in fondo non è molto dissimile dalla realtà. Sei in una nuova
dimensione. Per te che eri sempre pronta alle esperienze, attenta
osservatrice, aperta a ogni nuova possibilità, come non pensare che,
quel mondo inesplorato e per noi invisibile, per te, possa essere un
motivo di gioia? D’altra parte chi ti ha conosciuto, sa quanta energia
positiva mettevi in ogni cosa che facevi. Per questo t’immagino mai
stanca di esplorare questa tua eterna dimora. Eri così curiosa e
affamata di vita e conoscenza! Non ti frenava nessuno, neanche la
malattia ha potuto stravolgere la tua profonda bellezza …i tuoi diari ne
sono la prova. Un anima candida e pura. Solo la morte c’è riuscita!
La cosa strana è che tutte e due eravamo attratte da questa tematica
inquietante e misteriosa. Te, addirittura, l’ho scoperto solo dopo, ne
scrivevi già nei tuoi primi diari di bambina, facendo delle
impressionanti riflessioni sulla morte, il che, per una bambina è molto
strano… Poi una volta che sei cresciuta l’argomento non sparì dalle
nostre teste. Spesso insieme, riaprivamo questo argomento che i più
evitano accuratamente. Assodato che l’interesse non decresceva, pensammo
di farne una raccolta di articoli sulla morte. Quando trovavamo, sopra
riviste e giornali un brano che argomentava questo tema , lo
ritagliavamo , poi lo leggevamo e ne parlavamo insieme dando le nostre
impressioni e osservando le varie sfaccettature… Si dice che le cose non
accadono per mai caso e forse questo comportamento lo dimostra. Ci siamo
preparate ad affrontare il capitolo più difficile del mondo: la morte!
Io come madre tu come giovane donna e figlia…Una preparazione, come due
diligenti scolarette, che si apprestano a svolgere un esame molto
impegnativo, con serietà e precisione. Sventuratamente poi il giorno è
arrivato!
Come un marchio impresso a fuoco nella pelle questa mattinata del
24settembre spezza inesorabilmente un rapporto madre-figlia fatto di
tanti gesti d’amore, di abbracci, tenerezza , complicità…
Noi però rispondiamo allo scacco e alla disperazione con l’allegria che
ci ha sempre distinte, non demordiamo…
Come i poeti e gli scrittori anche io ho trovato conforto e forza per
sopavvivere nelle parole...scrittura e libri sono la mia medicina
insieme ai ricordi...
La morte non può toglierci i nostri cari momenti passati insieme, la
storia che abbiamo vissuto gioie, risate, vacanze, anni di complicità e
affetto ben avvalorato dall’amore che ci univa. Tutto questo servirà a
rendere meno atroce la tua assenza, il non poter più ascoltare la tua
voce, la tua fragorosa risata, i tuoi racconti delle giornate felici con
gli amici… Tutto questo è nella mia mente e nel cuore, come un album
immaginario riempie le mie giornate che, molto spesso, ripercorrono le
strade all’indietro.. Per farlo, noi gonfiamo le immaginarie vele, che,
con la spinta dei ricordi volano veloci nel mare limpido e infinito dei
giorni passati insieme …
Riposa in pace mio tesoro perduto.
Mamma Bruna
|
|