LETTERA PER  KATIA

24 Settembre 2015

Carissima figlia adorata,
quando penso a te cerco sempre di governare i miei pensieri per il verso giusto, e quindi, che non facciano troppo male…Mi piace pensare che sei partita per un lungo viaggio in terre nuove ancora da esplorare, che poi in fondo non è molto dissimile dalla realtà. Sei in una nuova dimensione. Per te che eri sempre pronta alle esperienze, attenta osservatrice, aperta a ogni nuova possibilità, come non pensare che, quel mondo inesplorato e per noi invisibile, per te, possa essere un motivo di gioia? D’altra parte chi ti ha conosciuto, sa quanta energia positiva mettevi in ogni cosa che facevi. Per questo t’immagino mai stanca di esplorare questa tua eterna dimora. Eri così curiosa e affamata di vita e conoscenza! Non ti frenava nessuno, neanche la malattia ha potuto stravolgere la tua profonda bellezza …i tuoi diari ne sono la prova. Un anima candida e pura. Solo la morte c’è riuscita!
La cosa strana è che tutte e due eravamo attratte da questa tematica inquietante e misteriosa. Te, addirittura, l’ho scoperto solo dopo, ne scrivevi già nei tuoi primi diari di bambina, facendo delle impressionanti riflessioni sulla morte, il che, per una bambina è molto strano… Poi una volta che sei cresciuta l’argomento non sparì dalle nostre teste. Spesso insieme, riaprivamo questo argomento che i più evitano accuratamente. Assodato che l’interesse non decresceva, pensammo di farne una raccolta di articoli sulla morte. Quando trovavamo, sopra riviste e giornali un brano che argomentava questo tema , lo ritagliavamo , poi lo leggevamo e ne parlavamo insieme dando le nostre impressioni e osservando le varie sfaccettature… Si dice che le cose non accadono per mai caso e forse questo comportamento lo dimostra. Ci siamo preparate ad affrontare il capitolo più difficile del mondo: la morte! Io come madre tu come giovane donna e figlia…Una preparazione, come due diligenti scolarette, che si apprestano a svolgere un esame molto impegnativo, con serietà e precisione. Sventuratamente poi il giorno è arrivato!
Come un marchio impresso a fuoco nella pelle questa mattinata del 24settembre spezza inesorabilmente un rapporto madre-figlia fatto di tanti gesti d’amore, di abbracci, tenerezza , complicità…
Noi però rispondiamo allo scacco e alla disperazione con l’allegria che ci ha sempre distinte, non demordiamo…
Come i poeti e gli scrittori anche io ho trovato conforto e forza per sopavvivere nelle parole...scrittura e libri sono la mia medicina insieme ai ricordi...
La morte non può toglierci i nostri cari momenti passati insieme, la storia che abbiamo vissuto gioie, risate, vacanze, anni di complicità e affetto ben avvalorato dall’amore che ci univa. Tutto questo servirà a rendere meno atroce la tua assenza, il non poter più ascoltare la tua voce, la tua fragorosa risata, i tuoi racconti delle giornate felici con gli amici… Tutto questo è nella mia mente e nel cuore, come un album immaginario riempie le mie giornate che, molto spesso, ripercorrono le strade all’indietro.. Per farlo, noi gonfiamo le immaginarie vele, che, con la spinta dei ricordi volano veloci nel mare limpido e infinito dei giorni passati insieme …
Riposa in pace mio tesoro perduto.
Mamma Bruna

 

 

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