KATIA : il suo non compleanno 15 Marzo 2018 Katia, cara figlia mia, eccoci ancora una volta a dover prendere atto del fatto che, oggi, il giorno del tuo compleanno, tu non sei con noi. Più passa il tempo e più mi pare insopportabile, tanto che quando arriva questo giorno somiglia quasi ad una beffa! E’ dal al settembre 2003 che sei volata via! Questa data sembra voler sadicamente ricordare e sottolineare che tu non sei qui a festeggiare, che tu sei “sparita”! Che i nostri occhi non potranno più godere della tua presenza fisica, della tua inconfondibile risata, della tua particolare ondeggiante camminata… Il fatto più difficile da digerire è che ti è stato rubato il futuro che tanto progettavi di vivere…tu che hai dovuto rinunciare a celebrare tutti questi compleanni…Tu che amavi, in questa ricorrenza, fare festa più di una volta per accontentare i tanti amici che avevi. Come non sentire un poco di rabbia covare sotto la cenere che amorevolmente ricopre questo dolore immenso? Sono tante le storie tenere e affettuose che il mio cuore si racconta per colmare la tristezza e l’inevitabilità del fatto che tu non ci sei più, ma poi spesso tornano a galla pensieri cupi e dolorosi difficili da tenere sommersi per sempre. Ci vuole davvero tanta forza e determinazione a non crollare sotto il peso di questa tua perdita! Per fortuna mi viene in soccorso tanta vita vissuta insieme: la famiglia che eravamo… I miei ricordi: un museo immaginario! Un museo e sacrario allo stesso tempo. Un museo con tante stanze straripanti di episodi … Tutti i colori dell’arcobaleno, tutti i sentimenti possibili sono racchiusi in quelle stanze e, al momento opportuno, come potrebbe fare solo un mago io li faccio uscire alla luce e me ne avvolgo come fossero delle calde coperte in un tempo freddo e gelido … Quante strade deve trovare una madre per non soccombere al dolore della perdita di un figlio! Il contributo più grande a questa gara di resistenza però, lo ripeto da sempre, è mia figlia Barbara. Solo per lei ho lottato contro la depressione che voleva entrare nella mia anima, solo e per l’amore che nutro per lei ho trovato il modo di guerreggiare con il terribile senso di abbandono e disinteresse per tutto. Nella vita i figli imparano a vivere con gli esempi che gli diamo noi in famiglia. Dunque, se io mi fossi lasciata andare, avrei fatto del male, oltre che a me, anche a lei. Ecco perché mi sono “salvata”! L’Amore ti salva sempre! Ho voluto dimostrarle che, anche soffrendo le pene più atroci, si può e si deve vivere e non sopravvivere… La vita è un regalo immenso e non bisogna sprecarlo mai, in rispetto e ancora di più pensando soprattutto anche a chi, anche volendo, non ha più potuto essere tra noi…Katia per prima. Katia era la gioia di vivere in persona! Non cera nulla che le facesse perdere questo senso di perenne stato di grazia nei confronti della vita. Anche nella malattia è stata capace di regalarci gioia , amore e serenità…mai un giorno di traverso sempre aperta alla gioia … E’ stato il suo ultimo insegnamento a tutti noi…come si vive e come si muore! Grazie Katia La tua mamma
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