Spesso accadono incredibili
cose, o almeno possiamo dire che non troviamo una spiegazione logica a
quello che ci succede. Per esempio l’altro giorno ero, come il solito
seduta davanti al mio PC, a cercare di arricchire il sito di Katia
mentre Renzo, era tutto intento ed ispirato a creare i disegni per la
mostra di via Margutta. Ma prima di procedere è necessaria una premessa.
Bisogna tenere presente, che io
quotidianamente ho un rapporto davvero intimo con la mia amata Katia, e
con gli amici abbiamo sempre parlato in modo piuttosto naturale di lei.
Addirittura abbiamo spesso riso delle sue “Katiate” come dice bene
Daniela, una sua amica. Renzo invece ha portato il peso del persistente
dolore tutto chiuso nel segreto del suo intimo. Quando era presente lui,
captando il suo doloroso disagio, io evitavo di parlare di Katia, oppure
lo facevo in modo sussurrato, quasi un leggero bisbiglio. Solo da
qualche tempo, finalmente, Renzo riesce a parlare di lei, a nominare il
suo nome, a ricordare qualche episodio della vita passata. Ma ancora c’è
una cosa che proprio non è pronto ad affrontare: ascoltare la voce di
Katia. Io, ripeto, ho da subito usato il metodo della immediatezza nuda
e cruda. Non mai pensato neanche per un solo istante di privarmi della
sua voce solo perché avrei sofferto. Ho deciso da subito che se mi
restavano solo i ricordi li avrei “usati tutti” indistintamente. Dolore
più dolore meno... E sono contenta di questo. Per me è un conforto
ascoltare la sua dolce voce, e ricordarla così mentre canta con enfasi e
passione le sue canzoni preferite. So che con il tempo molte persone si
sforzano di ricordare il suono della voce della persona amata e
scomparsa. Infatti io stessa spesso mi trovo a desiderare di sentire
quella di mia madre amatissima, che mi chiama...e allora mi sforzo di
afferrare il ricordo del suono delle sue parole, del suo modo di
sussurrare o modulare delle frasi, ma è un' impresa impossibile. Solo
qualche volta, quando sono a Vallerotonda, dove abbiamo trascorso anche
dei momenti brutti della sua malattia mi sembra reale la sua voce che
sussurra il mio nome... Insomma è accaduto che mentre io cercavo di
scaricare da internet dei video dello “zecchino d’oro” che lei amava
moltissimo... invece di partire il video da registrare partiva la sua
voce che cantava... Questo per tutto il pomeriggio. Non sono riuscita a
capire perché, e quindi, neanche ad interrompere questa specie di
corto circuito. Ho dovuto fare tutti i tentativi con le cuffie per
impedire a Katia la sua insistente e dispettosa intrusione...per non
farla sentire anche a Renzo, perché lui ancora non se la sente di
ascoltare la voce di Katia. Allora mi è venuto in mente un dubbio. Non è
che forse era Katia che voleva in quel modo essere con noi, insieme a
noi? Che forse per Renzo era arrivato il momento
di ascoltare la sua voce? Ma lui non ha voluto. Solo il pensiero, ha
detto, lo sconvolgeva sin dentro e nel profondo dell'anima.
Figuriamoci quanto avrebbe influito l’ascolto della voce di Katia certo
sarebbe come essere trafitti al
cuore... e
scombinare così in un attimo il suo fragile equilibrio appena appena
faticosamente ritrovato...