Al
ritorno dall’estate trascorsa a Vallerotonda, pensando alla ricorrenza
del 24 Settembre che era ormai prossima, ho telefonato al direttore del
Cral delle Poste per prenotare la sala. Con evidente rammarico mi ha
comunicato che era già stata prenotata da altre persone per quella
giornata. Mi ha rimproverato per non averlo chiamato prima e molto
dispiaciuto mi ha proposto altri giorni liberi per poterla fare
comunque. Io non volevo allontanarmi troppo dalla reale data e allora
non abbiamo potuto programmare niente. Gentilmente mi ha consigliato di
ricordarmi di prenotare con molto anticipo per l’anno prossimo. Ero un
poco arrabbiata con me stessa per non averci pensato prima, ma con le
molte cose accadute questa estate non ho avuto proprio il tempo di
pensare alla prenotazione che peraltro, sbagliando, davo quasi per
certa. Insomma, mentre ero alle prese con le varie possibili opzioni, mi
sono ricordata che proprio qualche mese addietro, Alessandra e
Alessandro avevano saputo che Piero, un carissimo amico di Katia, aveva
preso in gestione il ristorante “La vecchia Stazione” (proprio quel
locale dove Katia aveva voluto festeggiare il suo ultimo compleanno).
Ricorderete sicuramente, che in quella occasione si era una ottantina di
persone…sembrava un matrimonio e non una festa di compleanno. Quindi
Alex e Alessandra ci hanno proposto di fargli una sorpresa andandolo a
trovare. Così siamo andati anche con altri amici di Katia, con Marco di
Cave, Fabietto, Barbara, Mariella, Renzo,e oltre che a mangiare
benissimo, abbiamo trascorso un bel pomeriggio tutti insieme… Allora,
ricordando questo mi è scattata l’illuminazione, mi è sembrato un segno
anche quello. Saremmo tornati in quel ristorante per stare tutti insieme
mangiando, chiacchierando, e magari cantando…in ricordo di Katia, nel
luogo dove lei era stata felice, dove aveva trascorso con i suoi amici,
con Marco, con lo zio Roberto, con Barbarella uno degli ultimi compleanni.
Dove aveva ballato il cha-cha-cha con il simpatico cuoco: Stefano, ora
anche lui socio di Piero e restando il cuoco del locale. Non ci
abbiamo pensato due volte. Ormai era deciso: questa volta la ricorrenza
in memoria di Katia l’avremmo trascorsa in quel piacevole locale.
Mamma Bruna