Luigi, uno degli amici più cari di
Katia tempo fa mi ha raccontato di un fatto strano che gli è capitato.
Prima di raccontare l’episodio però, bisogna conoscere i precedenti fatti.
Quando c’era ancora Katia, Luigi andava spesso da lei durante le pause
lavoro oppure la sera per stare un poco insieme e magari vedere un film
per poi parlarne o discuterne per ore... visto che avrebbero voluto
provare a scrivere una sceneggiatura insieme. Di idee ne avevano tante, si
trattava solo, si fa per dire, di mettere nero su bianco. Magari solo per
riderci sopra, senza aspettarsi poi di grandi successi o riconoscimenti.
Inoltre in quel periodo Luigi aveva scoperto anche l’interesse per la
pittura. Come primo quadro cercò di esprimere quei sentimenti ed interessi
che, secondo lui, Katia aveva contribuito a far venire alla “luce” dal
profondo nascondiglio in cui erano sepolti. Ebbene Luigi, prese la tela
bianca e la divise in due distinte aree, precisamente in due metà.
Una tutta grigia e con tanti piccole sagome-ombre di uomini tutte in fila,
sopra di loro, nel centro, un nodo scorsoio a mo’ di cappio. Dall’altro
lato, capovolgendo il verso del quadro si vedono gli stessi uomini, questa
volta però colorati di rosso con sottofondo di un colore luminoso, un
caldo arancio, al centro lo stesso cappio ma questa volta con all’interno
una lampadina illuminata con accanto l’interruttore acceso. Un modo
simpatico per descrivere il “prima”: una visione della vita e degli uomini
tutti grigi, uguali, vuoti e senza interessi... poi, il “dopo”, quando un
incontro, o un episodio, ti fa accendere “la lampadina” e la luce
t’illumina... da quel momento vedi quello che non riuscivi a vedere prima,
un mondo nuovo.
Il quadro ci piacque molto per questo Katia lo teneva in bella vista sul
cavalletto nel suo studiolo. Infatti nelle foto della casa di Katia si
vede bene, dalla sua posizione, e quanto lo ritenesse importante.
Qualche tempo fa Luigi, era nel negozio di arredamento dove lavora e stava
nell’ora di pausa assorto nei suoi pensieri. Rimuginava sulla morte di
Katia; nello stesso tempo stava cercando di convincersi a trovare la
forza e il tempo di venire a trovarci... Era seduto in un angolo del
negozio, in un punto preciso dove, da quando lui lavora in quel posto ci
sono delle luci che non hanno “mai” funzionato,sono da sempre spente.
Era profondamente immerso in quei pensieri quando all’improvviso proprio
quelle luci si sono accese, poi hanno lampeggiato a lungo come un
alfabeto morse. Un brivido ha scosso Luigi dai suoi pensieri, non poteva
credere hai suoi occhi. Eppure era così, quelle inutili luci avevano
magicamente ripreso energia e “LUCE” al solo pensiero di Katia...
Quell’incredibile fatto quale messaggio in codice conteneva? Luigi non
ci pensò due volte, prese la moto e venne subito a trovarci.
Quell’episodio l’aveva spronato a non rimandare...