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NEL 1976 CI SIAMO
TRASFERITI A RIARDO
Purtroppo sono stati gli anni più
difficili per noi...ci eravamo trasferiti a Riardo -Caserta-,
perché Renzo, per poter insegnare non aveva vie di uscita:
trasferirsi era l'unica soluzione possibile...La casa che
riuscimmo a trovare disponibile al momento era
piccolissima. A Roma invece, avevamo lasciato tre stanze ed un enorme
terrazzo. Katia aveva una grande stanza tutta per se. In questo
paese invece abbiamo vissuto tre anni in una specie di bicocca.
Logicamente senza termosifoni, una stufa a karosene suppliva a
questa mancanza. Un buco come cucinino,nella nostra
stanzetta da letto non entrava tutto il necessario. Per questo
motivo
avevamo l'armadio, con gli abiti e tutto quello che non era stato
possibile mettere dentro casa, accatastato ala meglio
da una zia che abitava qualche edificio più il là. Una specie di
bagno era fuori al balconcino,con una simil doccia direttamente
sul pavimento dove era stato messo un tombino per far fluire
l'acqua... Nella casa si entrava direttamente nella
stanzetta soggiorno. A colpo d'occhio devo dire che era
piacevolmente accogliente, eravamo riusciti a renderla un poco
decente a modo nostro, mensole con libri e oggettistica
varia...Il tavolo però era sempre occupato. Lì sopra ci si
riuniva per colazione,pranzo e cena ma in un
continuo metti e togli perché era usato anche da Renzo per dipingere,
da me per cucire, per dipingere, per stirare,per preparare i pasti e da
anche da Katia, che in quella stessa stanza dormiva,studiava,
disegnava,giocava... Come se tutto questo non bastasse, per
completare i disagi mancava sempre l'acqua perché la "ferrarelle"
che usciva dai rubinetti faceva esplodere spessissimo i tubi e
si restava all'asciutto e bisognava prendere l'acqua da un pozzo
abbastanza distante e arrangiarsi come meglio si poteva... Fummo
costretti, visti i disagi continui, a mettere una specie di
cassone di plastica sul tetto per essere pronti a
rimediare almeno un poco alla mancanza d'acqua. Barbara era
piccolissima e si prese pure una broncopolmonite per il freddo e
l'umidità che c'era in quella abitazione ...L'unica salvezza era
la primavera perché
Katia e Barbara potevano finalmente godere dell'ambiente esterno campagnolo
e passare molte ore all'aperto...
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