RIFLESSIONI

In questi giorni (25- 5- 2003) sto leggendo un libro molto bello, e, soprattutto lo sento in modo particolare per alcune tematiche che affronta. Il titolo: “Un cuore così bianco”. L’autore, Javier Marìas affronta infatti delle tematiche molto affascinanti, sulle quali anch’io spesso mi trovo a riflettere. Cerca di esplorare ed analizzare i vari e complicati risvolti che ci sono nella convivenza, delle aspettative, la conoscenza fra esseri umani, dell’amicizia, dell’amore,...Inoltre affronta anche l’interessante risvolto che si pone all’interno del rapporto esclusivo, a due : le cose che diciamo e quelle che preferiamo tacere... di ciò che è segreto e di ciò che lo diventa. Il brano che mi ha fatto pensare di più , perché indaga un sentimento che sto vivendo io, in questo momento, è descritto nel capitolo che riguarda la più cara amica del protagonista... Si parla di un amicizia antica, consolidata dal vissuto passato, che lega i protagonisti, trasformati e immersi in questa grande amicizia ( nonostante l’età dei protagonisti piuttosto adulti).
Mi ritrovo a pensare quanto nella vita degli uomini l’amicizia è un qualcosa di serio e inviolabile... come l’amore... quanto in nome dell’amore noi siamo sempre portati a tradire, a mettere da parte, a non considerare...
Io per prima ho soffocato questo sentimento (amicizia) per molti anni dimenticandomi praticamente di tutti gli amici di un tempo, ho immolato l’amicizia sull’altare dell’amore perché in quel momento, per molti anni in realtà, ho considerato l’amore l’unico sentimento importante nell’età adulta. L’amicizia sembrava un sentimento da vivere in modo totalizzante solo nella giovinezza... poi il suo posto veniva sostituito dall’amore. Ora, come spesso succede nella vita, la situazione si è invertita... SONO IO QUELLA CHE ANELA AMICIZIE, CHE NE SENTE PROFONDO BISOGNO. Mentre la maggior parte dei miei amici stanno vivendo una appagante e esclusiva storia d’amore. Ora, non posso pretendere più di tanto da amici come ***** e ****** visto che in questo periodo stanno vivendo la loro storia con le relative ragazze; comunque ci rimango male quando mi accorgo che ********* e ****** sono gli unici pensieri dominanti per loro. Mentre, prima di tutto questo, *****, lui spesso era a casa mia solo per trascorrere una piacevole serata insieme, e basta. Ora non è più così perché le sue serate le trascorre tutte da *********, come peraltro è giusto che sia, MA QUESTO NON MI FA SOFFRIRE DI MENO. Mi manca la sua presenza costante... e questo è il pericolo che si corre perennemente nell’amicizia, e in special modo con gli uomini. Devo dire però che non è che sia sparito, ma che forse prima mi aveva viziata e abituata fin troppo bene con la sua assidua presenza... Comunque io, devo accettare e imparare a prendere ciò che la vita mi offre, e l’amicizia con *****, è stata una delle esperienze più belle del periodo di vita più malandata... Devo solo abituarmi all’idea che nella vita le cose cambiano, per me e per gli altri, anche le emozioni e le situazioni.




 

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