Compleanno Katia

15 Marzo 2011

 

 Carissima figlia mia,tu mi conosci bene e sai tutto di me. Anche questo lo sai già. Amando molto leggere sono sempre quotidianamente immersa nei libri e persa nelle storie in essi contenute.  Pagine e pagine piene di pensieri,riflessioni, sensazioni... tante, tantissime parole che, lentamente sotto i miei occhi, si trasformano spesso in tante carovane che viaggiano in fila, come se trasportassero immensi tesori. Ogni parola conduce con se un mondo di percezioni, a volte accennate, altre molto evocative, che hanno il potere di dislocarmi in fantastici mondi paralleli. Ma ora che voglio scrivere a te, mia adorata Katia, non trovo parole in grado di descrivere tutto quello che vorrei dirti.  Tutte mi sembrano inadeguate. Nessuna è all'altezza della situazione. Come potrebbero essere giuste le parole che dovrebbero raggiungerti in chissà quale luogo lontano e sconosciuto? Come trovare parole che siano capaci di attraversare il tempo e lo spazio tra di noi ? Quella inesorabile linea di confine che ci separa per sempre, e che, consapevolmente  so bene quanto sia inevitabilmente insuperabile? Come vorrei avere dei poteri magici per  poterla infrangere, per poterla penetrare e raggiungerti almeno una volta ancora. Magari proprio per il giorno del tuo compleanno. Infatti è difficilissimo scriverti una lettera  per consegnarla poi alle stelle e sapere che resterà senza  la tanto attesa, risposta. Proprio per questo le parole mi si congelano sulla punta della lingua...restano lì sull'uscio esitanti. Fantastiche stalattiti in forma di parole d'amore che immobili come reperti archeologici siglano un tentativo di contatto con mondi sconosciuti. Ardentemente cerco queste parole     che avranno un arduo compito: esprimere tutto quello che c'è nella mia mente... Un rimescolamento di pezzi di vita vissuta che si agitano creando un vortice impazzito, quasi un ciclone che avvolge tutto...Si mescolano e si aggrovigliano i ricordi più belli con quelli più atroci. Una lotta all'ultimo duello per far emergere qualche frammento che non mi faccia troppo male. Non è vero che il tempo stempera anche i più grandi dolori. Io ne ho le prove, li ho marchiati addosso, non c'è lenitivo che tenga, nessuno potrà mai alleggerire questo peso. A volte è un enorme peso poggiato sul cuore...un oppressione che non si può neanche spiegare. Tutto il peso del male del mondo è su di me.   Altre volte è un abissale vuoto. Una voragine talmente grande che potrei essere risucchiata all'interno di questo spazio che sembra magnetizzarmi...Un perdere coscienza, momentanei attimi di stordimento competo che non ti permette di capire dove sei e cosa stai facendo...si brancola nel vuoto quasi come un precipitare senza tempo...Che fatica immane resistere a tutto questo! Per fortuna c'è tua sorella che rappresenta un punto ben fermo a cui aggrapparsi. La tua amata sorella che, di certo, anche lei, deve fare i conti con questi sentimenti alternanti...Tuo padre, altro punto importante e strategico. La nostra è una amorevole cordata di resistenza. Nessun cedimento altrimenti si rischia di compromettere le vita di tutti gli altri allacciati come siamo uno all'altro... Non siamo abituati a piangerci addosso. Te per prima ce lo hai dimostrato eroicamente. Chi più di te poteva aver diritto di perdere il controllo e abbandonarsi ad imprecazioni e lamentele? Eppure nulla di tutto questo. Anche i tuoi diari non hanno il minimo accenno al risentimento nei confronti della vita che ti ha messo così duramente alla prova portandoti, contro natura, a dire forzatamente addio alla vita. Quella vita così amata! Un amore non ricambiato. Tradito. Per questo il tuo è un compleanno virtuale...potenza del tempo che per te si è fermato. Giusta e opportuna la frase di Byron che ti ho dedicato nella prima delle mie lettere a te: " Il tempo non disegna alcuna ruga sulla tua azzurra fronte; e tu ora ti muovi ancora come ti vide l'alba della creazione."  

Ho conservato un rotolino di carta a cui tu avevi messo un laccetto per  usarlo, appeso ad un gancio,in cucina come promemoria per la lista delle cosa da comprare. Ebbene da quando non ci sei più l'ho tenuto appeso nella mia cucina. Ogni giorno guardo quel rotolino bianco con sopra le ultime parole, scritte di tuo pugno, di una lista delle spese e cose da compiere, che poi non hai potuto più fare. Non era così importante quello che c'è scritto ma era importante il fatto che mi faceva pensare, come è facile intuire, che i programmi,seppure stupidi, come una lista della spesa, possano improvvisamente non essere svolti e completati, e quindi se c'è qualche cosa a cui teniamo particolarmente non rimandiamola troppo a lungo. Ora però vi si aggiunge un altro pensiero, più sconvolgente. La tua scrittura sta, ogni giorno che passa, scomparendo. Quasi un continuo rammentarmi che tutto ha una fine. Anche se è un pensiero che conoscevamo da sempre,e con chiara consapevolezza, ma vederlo così, legato a questo stupido insignificante rotolino di carta, m'inquieta. Quando neanche noi ci saremo più chi salverà dall'oblio il nostro vissuto? Chi resterà a raccontare di noi? Forse è una stupidata pensarci, ma è quel rotolino che mi ha invitato a riflettere, quel semplice rotolino di carta: quante vite vissute e poi dimenticate! Dimenticate senza nessuna possibilità di recupero. Niente ripescaggi, niente di niente. L'assoluto vuoto. L'insensatezza assoluta della vita e della morte.

Era di te che volevo parlare ma si sono inceppati i pensieri. Si sono messi davanti quelli più prepotenti. Ma le parole dolci e belle da dedicarti non hanno trovato la strada...questa volta non hanno voluto prender parte a questa carovana di lettere dell'alfabeto mosse da chissà quale ri-sentimento. Mettere ordine nei pensieri non mi risulta facile...Sono aggrovigliata e ho difficoltà a concentrarmi...cerca di comprendermi è un momento delicato e difficile per noi...

Buon compleanno amore mio

mamma Bruna

 

 

 

 

 

 

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