Katia amava
tantissimo leggere, i suoi interessi letterari erano diversi, per un
certo periodo ha amato tantissimo gli epistolari. Era molto
incuriosita e affascinata dallo scambio di corrispondenza di molti
personaggi da lei stimati, questo per avere un ritratto più completo
dello scrittore, più intimo e personale, per essere così più vicina
alla sensibilità dell’autore. Nel Natale del 1990 le regalai il
libro: “UN RIFLESSO DELL’ ALTRO ” una raccolta di lettere ricevute e
spedite da Virginia Woolf. In una delle prime pagine lei ha sottolineato
questo brano..."Toglimi gli affetti..." Secondo me questo potrebbe
essere il suo manifesto, la sua bandiera... perché racchiude
fedelmente la vera natura di Katia.
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Amici
Ho amici che non sanno quanto
sono miei amici.
Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro né quanto
siano necessari per me.
L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore. Questo fa
sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre
l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette
rivalità.
Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di
tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei
amici!
Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e
quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza...
Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono.
Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia
vita. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non
posso dir loro quanto io li ami. Loro non mi crederebbero.
Molti di loro, leggendo adesso questa "crônica" non sanno di
essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è
delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo
dichiaro e non li cerco.
E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la
benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di
quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché
loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho
costruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la
vita.
Se uno di loro morisse io diventerei storto.
Se tutti morissero io crollerei.
E' per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro
vita.
E mi vergogno perché questa mia preghiera è in fondo rivolta
al mio proprio benessere. Essa è forse il frutto del mio
egoismo.
A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di
loro. Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi,
mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere
quel piacere...
Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda
ruota della vita non mi permette di avere sempre con me,
mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici, e
soprattutto quelli che solo sospettano o forse non sapranno
mai che sono miei amici.
Un amico non si fa, si riconosce.
Vinìcius De Moraes
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Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di
contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il
suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento
dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi
del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è
vano.
Gibran |
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