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Dal punto più alto della montagna Katia si
lanciò, senza ripensamenti, nel vuoto. Io e Barbara restammo
senza fiato per alcuni minuti... Poi immediatamente sentimmo la
voce di Katia che urlava a squarciagola: "Bellissimo, è
bellissimo... buttatevi anche voi... stupendo, magico..." Ha
continuato ad urlare fino a quando, lentamente, piano
piano,dall'alta cima della montagna sospinta dal vento si è
allontanata da noi... Mentre scendevamo a valle, parlando con
Barbara, mi sono ricordata, che Katia, aveva urlato così anche
quando, ancora piccola, aveva imparato, con il papà, a
stare a galla, nel mare della Calabria. Urlava di felicità
allora, proprio come in questa occasione. Lanciata in quel volo
incredibile, sospesa nel cielo in mezzo le nuvole era l'immagine
della felicità... Gli anni non le avevano spento l'entusiasmo e
l'euforia per una qualsiasi nuova esperienza. Ogni volta sapeva
afferrare sensazioni e emozioni che la rendevano veramente
felice, inebriandola come se l'accaduto fosse chissà quale
miracolo della vita. Era il suo pregio più grande:rendere
speciale ogni evento, anche il più modesto e insignificante. Lei
sapeva nobilitarlo trovando sempre una motivazione, che alla
maggioranza di noi sfuggiva o passava inosservata. |
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