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Cara Katia, oggi mi sento
eccitata all’idea d’incontrare la tua mamma per cominciare a costruire
qualcosa di concreto per te. Ho conosciuto Anna, alla tua commemorazione (non so come
chiamarla, ma si, alla tua festa). E’ veramente una persona in gamba, ed
io le ho riempito la testa con un mucchio di ipotesi di lavoro che
potremmo realizzare. Ti ricordi? Ne avevamo parlato in una delle nostre
telefonate. Dicevi di voler partecipare attivamente ad iniziative di
solidarietà non appena ti fossi sentita meglio. Beh, tocca a me farlo per
te. Come già ti dissi, io collaboro con un associazione di volontari
(medici, artisti,genitori) che sostengono economicamente le famiglie di
bambini con gravi patologie. Tu fosti colpita da questa cosa, anche perché
non si aiutano solo persone con la speranza di guarigione, ma anche
bambini senza speranza, ai quali viene risparmiato il dolore, con terapie
adeguate. Ricordi quanto abbiamo parlato del dolore? Torniamo a noi,
altrimenti scrivo un libro!Dunque, la mia idea è di curare
le pagine di solidarietà del tuo sito, che mi piacerebbe chiamare
“L’albero di Katia”. Perché l’albero? Beh, è l’oggetto che più rappresenta
la vita in tutte le sue forme. E’ l’elemento biblico centrale, nel bene e
nel male, della creazione. In lui Dio pone l’essenza della conoscenza.
L’albero è una specie di tramite tra la terra e il cielo. Affonda le sue
radici nel profondo, aggrappandosi con forza al suolo e nutrendosi di ciò
che esso offre. Tuttavia la sua anima è protesa verso l’alto, in direzione
del cielo tende i rami come braccia. Il suo tronco è solido sicuro
rifugio, forte sostegno. E l’albero fruttifica e trasforma la morte (che
assorbe dalle radici)in vita (che offre con i suoi
rami). E’ l’elemento perfetto che chiude in se il ciclo della vita, tu lo
sapevi, quando disegnavi il tuo albero della vita. E’ rimasto
incompiuto... a noi aspetta proseguire la tua opera. Potremo chiamarlo
"L’albero di Katia". Ogni donazione in denaro, verrà segnata sul tuo albero
con una nuova decorazione. Sarà pienissimo e produrrà gesti d’amore. Sarà
illuminata dalla tua luce, ne sono certa. Spero l’idea ti piaccia; oggi ne
parlerò con Bruna e se tutto andrà bene cominceremo subito a lavorarci.
Grazie per l’ispirazione.
Roberta Arcese
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Sono completamente d’accordo con
l’idea di Roberta, anche perché in questi giorni ho ritrovato degli
appunti di Katia nei quali ella scriveva così:“da fare non appena mi sentirò
meglio: Propositi nuovo anno, oltre la scuola di ballo, in sala di
registrazione da “Palleschi” per incidere con zio Roberto e Barbara un
dischetto, nuovo corso università e per prima cosa VOLONTARIATO negli
ospedali”.
Inoltre, ho pensato che in fondo,
noi tutti, avremmo di sicuro, per Natale, fatto un regalo a Katia; lei ora
non c’è più, ed allora, possiamo simbolicamente farle un regalo attraverso
un gesto d’amore indirizzato alle persone gravemente malate... Tutti
quelli che vorranno aderire a questa scelta, potranno farlo insieme a
noi... Al più presto vi faremo sapere come aderire a questo proposito.
Grazie di vero cuore
mamma Bruna |
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